domenica 17 febbraio 2013

L'Italiota verso le elezioni democratiche.

Cerchiamo di capire dove siamo andati a finire senza istruzione ed educazione ?
In Italia, quasi tutti hanno un nonno o al massimo un bisnonno che faceva il bracciante agricolo. Gli italiani sono usciti da massimo due generazioni dalle campagne o da mestieri collegati. 
Da questo non si sono mai staccati e hanno dato origine a quelli che nella mia città chiamano in dialetto "VILAN ARFAT" e in italiano "VILLANO RIFATTO".
Oggi vediamo persone di successo in tutti i settori la cui personalità e faccia è riconducibile alla figura del "VILAN ARFAT". 
La vita del contadino o "VILLANO" era una vita di grande fatica perché in campagna bisognava fare tutto con braccia, spalle e schiena. Solo in tempi recenti la meccanizzazione si è estesa anche in agricoltura.  Era però una vita dipendente dai ritmi della natura e non dai ritmi della città. 
Qualche decennio fa, il villano si è trovato all'interno di un regime democratico (finto) dove gli è stata data la possibilità di emanciparsi.
Questo popolo, cresciuto con la "Cultura Ignorante" degli Americani, è completamente privo di basi culturali e quindi, come gli Americani, facilmente influenzabile. Argomenti demagogici come la "Lotta All'Evasione" o la "Lotta Alla Casta" vengono lanciati sui media dalla classe corrotta e "bevuti" senza problemi dal popolo italiota.
Questo popolo è pronto a fare una Piazzale Loreto al giorno con i Fiorito & C. E' sempre così, l'ignorante giustizia i ladri di galline, non i veri ladri, perché non ha la cultura per capire chi sono e che cosa fanno.
Il popolo Italiota è completamente indifeso e non in grado di ragionare con la propria testa. Non legge e non si documenta anche perché la poca scuola fatta non gli ha insegnato nulla. Solo poche e scarse nozioni ma nessuna funzione educativa.
Causa questo, la democrazia non  appartiene all'Italia. 
Le nuove generazioni, causa ignoranza abissale, non ne comprendono le regole e i meccanismi che la fanno funzionare
Cosa intende per DEMOCRAZIA il popolo italiota villano e privo di cultura ?
Come l'inizio dei diritti e la fine dei doveri. Fine delle limitazioni, ora la vita si trasforma in un Party. 
Al VILLANO dicono che ora è una persona intelligente perché l'hanno fatto studiare. 
Non esistono più differenze sociali e nessuno è superiore all'altro; in poche parole gli raccontano che la democrazia si è sviluppata. 
Gli raccontano che le sue opinioni valgono e che nessuno gli può dare ordini o imporgli dei divieti. 
A scuola possono usare il telefonino e mandare a quel paese i professori. Usare il telefonino è permesso non solo al professore con la sua autorità, ma anche gli ignoranti. 
Gli hanno fatto credere che è un "UOMO LIBERO".
La generazione dei nonni uscita dalle sofferenze della guerra e figlia del boom economico, era convinta che i figli non dovessero soffrire e non guadagnare la libertà con il sacrificio e il sudore della fronte. Ha educato i propri figli con la cultura del party. Figuriamoci la generazione successiva che è figlia del detto "la vita è un party". 
Siamo quindi una popolazione a cui nessuno può chiedere sacrifici. Non vogliamo studiare né avere dei doveri, solo diritti. 
Con la cultura del Party, abbiamo consumato le tradizioni essenzialmente contadine del nostro popolo, per sostituirle con il consumismo ignorante alla americana. Consumismo all'americana nel quale dominano le cose superflue e completamente inutili. Il popolo non valorizza più le nostre grandi tradizioni culinarie, ma mangia gli hamburger di McDonald'S distruggendosi la salute perché sono fast.
Se ti fermi alla cassa di un supermercato e vedi una donna moderna fare spesa scopri cose pazzesche. Comprano le fragole e i pomodori in febbraio perché non hanno la minima idea di che cosa sia la frutta e la verdura di stagione. Si mangiano un pomodoro che ha consumato qualche migliaio di litri di gasolio perché viene dall'altra parte del mondo. Qual è il problema? E' che non lo sanno!!!
Tutti hanno confuso la emancipazione con l'ignoranza. Il nostro villico è in grado di assorbire tutto il peggio degli altri popoli pur di continuare il party. 
Il villico italiota fa festa, si riempie di cocaina (in Lombardia si trova traccia di cocaina nei fiumi), gioca alle slot machines (l'italiota spende 150 miliardi l’anno), ed è nelle tifoserie calcistiche e nelle discoteche. Un popolo che dedica spazio sui media a personaggi come Fabrizio Corona si è ridotto da solo ad un popolo di esseri unicellulari. Ed è così da tre generazioni. I bambini hanno genitori e nonni irresponsabili e incapaci di educarli. 
Il benessere senza merito ha fatto il resto; il villano non doveva più fare fatica, non doveva più zappare. Ora basta un diplomino o una laureetta breve per accedere a posti pubblici con raccomandazioni o fare il professionista parassita che lavora non con la "competenza" ma con la "conoscenza" o la "appartenenza". Il villano ha preteso anche la laurea facile in 3 anni in modo da sforzarsi poco anche nello studio in nome della ugualianza.  
Negli ultimi decenni ci siamo inseriti in un sistema di alleanze occidentali, e poi nella Unione Europea. Ci hanno raccontato che dovevamo solo partecipare al Party, la guerra non esisteva più. 
La nostra classe politica è sempre stata (tranne qualche caso) poco capace e disonesta.
E' diventato normale dire "CE LO CHIEDE L'EUROPA"; 
Entrare in una istituzione sovranazionale li ha deresponsabilizzati e possono dare la colpa agli altri. L'importante è sempre avere un nemico da abbattere in modo da scatenare l'istinto da bar del villano ignorante. Mandare avanti la nazione non è importante, ci pensa un altro (l'Europa).
La vicenda del  Monte Dei Paschi con il PD che arraffa da cittadini e risparmiatori, è appunto il risultato dell'operato di questa classe politica.
Il politico delega tutto a enti sovranazionali, non difende la propria nazione e la propria sovranità. E' molto più facile fare intrallazzi con gli enti sovranazionali e svendere la nazione ai capi di Mario Monti che sono i veri proprietari di tali enti sovranazionali.
Il senso di vergogna non esiste più da nessuna parte e in nessuna istituzione magistrati inclusi.
Il Berlusconismo ha portato alla fusione della politica con lo spettacolo, ha portato il privato in pubblico (vedi grande fratello).
Ha portato le puttane in parlamento e in televisione a fare spettacolo, i calciatori incapaci di parlare l'italiano a fare pubblicità in televisione e così via.
Una volta andava in televisione chi aveva doti particolari sotto tutti i punti di vista. Andare in televisione significava che eri una persona capace nella tua professione.
L'Italiota moderno dice : pagano 250.000,00 euro uno che vince il grande fratello. Non è richiesta nessuna dote particolare se non essere imbecille (nella maggior parte dei casi), perché devo andare a lavorare? Provo a fare il casting per il grande fratello e spero che il party continui.
Conseguenza di questo è che parte della politica si unisce con la malavita e, causa fatica e sacrificio,
vengono a mancare l'arte, l'artigianato e il gusto della creatività che sono sempre state la nostra forza.
Abbiamo sempre insegnato tutto al mondo intero. 
Quando Giulio Cesare ha attraversato la Manica, scrisse che era stato accolto da "omini seminudi e dipinti di azzurro" quando noi avevamo già le fognature e gli acquedotti.
Questo era il paese di Olivetti che insegnava l'informatica agli americani, di Piaggio che ha inventato la Vespa, il primo scooter della storia, di Enzo Ferrari, di Ferruccio Lamborghini che ha progettato la Miura dopo un litigio con Ferrari, Di Ducati e dei Fratelli Maserati.
Era Il Paese dei De Sica e dei Fellini che hanno insegnato il cinema al mondo intero.
Questa Italia coltivava i legami culturali con il rinascimento e la romanità. In questa Italia si studiavano le poesie a memoria, la Divina Commedia, i Promessi Sposi. 
Nelle botteghe degli artigiani sentivi musica classica e opere liriche. Da questo nascevano artigiani, imprese e imprenditori.
Abbiamo toccato il fondo, in questa campagna elettorale stiamo raschiando il barile.
Ora dovremmo provare a dare un colpo di reni e a risalire la china faticosamente.
Il popolo italiota si deve rimboccare le maniche e ricominciare a fare qualche sacrificio.
Dobbiamo ripensare la nostra nazione e vedere di pianificare il nostro futuro con cose utili non alle lobby di potere ma alla comunità. Per fare questo dobbiamo recuperare il "Senso della Comunità" e capire che la comunità non è un impedimento ma una forza. I grandi poteri perdono contro le comunità e vincono contro i singoli italioti.
Cari italioti, siamo in guerra, i mercati finanziari ci stanno facendo pagare con una truffa (che l'italiota non ha la cultura per capire) un debito insostenibile. Ci stanno spolpando e gli stranieri stanno acquistando a prezzi stracciati tutto quello che abbiamo costruito (vedi Lamborghini e Ducati acquistate dai tedeschi). ci occupano e ci depredano. 
La casta politica e imprenditoriale capace solo di depredare il denaro pubblico, bada solo a difendere i propri privilegi e se ne infischia del futuro della nazione. Perché? Semplice, sono italioti anche loro.
Se ne infischiano della comunità e della propria nazione. Per questo se ne devono andare e lasciare il posto a gente pulita con il senso della comunità.
Causa questo, tutti dobbiamo fare lo sforzo più difficile da fare per un essere umano, cambiare modo di pensare.
Si può fare? A costo di grandi sacrifici si!
E i sacrifici devono cominciare a farli i vertici della società per dare il buon esempio.

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