sabato 29 aprile 2023

Cosa non dobbiamo capire (seconda puntata)


(Continua dal post precedente)
La Spagna e l'Italia devono chiedere soldi ai mercati e pagare il 5-7%, la Grecia deve pagare il 30% quando il tasso soglia stabilito da Bankitalia per questo trimestre è il 14%.
Per questo fanno dire a chi ci governa che dobbiamo svendere il patrimonio nazionale o che dobbiamo tagliare la scuola e i servizi sociali per i più deboli.
Questa situazione è creata artificialmente dai banchieri centrali ed è la conseguenza della perdita di sovranità.
Una banca centrale che stampa dal nulla soldi non può essere a corto di denaro. 
Il grande poeta Ezra Pound diceva : “dire che uno Stato non può risolvere i suoi problemi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri”.
Uno stato sovrano che emette moneta in monopolio e lo usa con la testa sul collo (questo è il grande problema!), non ha problemi di solvibilità, si finanzia con la propria moneta, non ha bisogno di chiederla ai mercati ! Basta solo che la accetti per le somme che deve ricevere (per esempio le tasse che devono pagare i cittadini).
Se lo stato accetta la moneta da lui stesso creata per ricevere i pagamenti delle imposte dai cittadini, crea domanda per la moneta perché i cittadini stessa devono procurarsela per pagare.
Lo stato sovrano non avrebbe bisogno di tassare i cittadini per procurarsi moneta, se la potrebbe stampare da solo ! 
Non deve fare questo perché lo Stato Sovrano dovrebbe essere il regolatore della massa monetaria presente nell'economia. Finché ci sono da finanziare gli scambi lo stato può stampare senza tassare. Ma se si emette troppa moneta, la massa monetaria eccedente resta nell'economia reale.
L'economia reale la scarica facendo aumentare il prezzo dei beni e genera inflazione.
Ecco il concetto di Stato Regolatore della massa monetaria. In poche parole, lo stato dovrebbe stampare e bruciare denaro per mantenere la massa e la circolazione di moneta stabile. La circolazione stabile fa restare i prezzi stabili e stronca la speculazione.
La leva fiscale va usata in questo modo, cioè per ritirare la massa in eccesso che genera inflazione e fa aumentare i prezzi.
Chi dice che emettere moneta genera inflazione vi racconta balle. Emettere moneta in eccesso genera inflazione, emettere la quantità di moneta richiesta dall'economia controlla l'inflazione e fa properare una nazione. In questo momento abbiamo deflazione perché non circola sufficiente quantità di moneta per finanziare scambi e risparmio. Uno stato sovrano farebbe una cosa semplicissima : azionerebbe la stampante e la creerebbe dal nulla applicando il suo principio di sovranità. Alla BCE non interessa l'economia reale e la prosperità dei cittadini. Alla BCE interessano solo quei pochi che hanno sempre accesso al denaro a scapito delle imprese e dei lavoratori meno fortunati.
E' questo il monopolio che bisogna spezzare. 
Lo Stato deve tornare sovrano. 
Essere sovrani significa anche avere grande responsabilità e competenza. 
La classe politica che ci governa in questo momento ce l'ha? 
Restituire la sovranità a uno stato governato da questa classe politica sarebbe un suicidio di massa, prima va eliminata.

venerdì 28 aprile 2023

Lo sfruttamento di un continente governato da idioti.

Il presidente della Russia Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla fornitura di petrolio ai paesi amici, indipendentemente dal prezzo massimo. 

Ma tutti ricordano che, alla fine dello scorso anno, la fornitura di petrolio e prodotti petroliferi russi è stata vietata a coloro che direttamente o indirettamente prevedevano nei contratti il meccanismo per fissare il prezzo massimo, su richiesta di paesi ostili.

La domanda sorge spontanea: cosa significa questo?

Ci sono diverse ragioni e sono tutte ovvie.

Le coperture rischi su rischi nel trading del petrolio russo stanno lentamente svanendo e puntano allo zero.

Le aziende russe non vendono direttamente in Europa, ma trasferiscono le consegne ad altri mercati, paesi non ostili: Turchia, India, ecc.

Questi paesi rivendono materie prime e prodotti petroliferi in Europa con un ampio margine e anche la Russia riceve la sua parte dei profitti.

Anche i paesi produttori di materie prime acquistano i prodotti petroliferi russi.

Quindi l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti stanno aumentando attivamente gli acquisti di prodotti petroliferi dalla Russia e sono impegnati nella riesportazione.

Acquistano con forti sconti dalla Russia, al di sotto del massimale stabilito dagli idioti di Bruxelles e rivendono all'Europa con un ampio margine, al di sopra del massimale facendo profitti elevati.

Tutto questo va in Europa su petroliere battenti diverse bandiere (spesso anche ucraine).

Gli anglosassoni stanno cercando di fare pressione su quei paesi non ostili alla Russia.

Il che dimostra ancora una volta che il mondo unipolare è ancora forte.

Ad esempio, la Banca centrale indiana sta controllando le compagnie petrolifere per il mancato rispetto del tetto dei prezzi.

Inoltre, il capo della Banca centrale della Federazione Russa, Elvira Nabiullina, afferma che gli esportatori russi stanno incontrando difficoltà con il ritiro dei proventi in rupie dalle banche in India.

Per aggirare la lobby finanziaria dell'Occidente in India, ad esempio, lo schema esistente dovrà semplicemente essere modificato.

A tal fine, Russia e India stanno già lavorando alla creazione di un meccanismo di riassicurazione delle consegne via mare. Il profitto della Russia non sarà nel prezzo di vendita del petrolio ma nei servizi correlati: assicurazione, lavorazione e consegna in Europa attraverso questi paesi.

Insomma, il mercato si sta adattando e frammentando.

Le sanzioni consentiranno alla Russia di entrare in quei segmenti di mercato in cui non è stata per molto tempo (non le è mai stato permesso di entrare) come ad esempio nei segmenti delle assicurazioni, del trasporto marittimo e della logistica.

In generale, gli adattamenti legislativi riducono la pressione dell'Occidente sui paesi e stimolano persino l'espansione di tali schemi che si dimostrano adatti per sfruttare un continente governato da una manica di idioti : l'Europa.

domenica 23 aprile 2023

Il Suicidio Di Un Continente

Gli Stati Uniti e i loro vassalli del G7 potrebbero optare per un divieto quasi totale delle esportazioni verso la Russia.

Bloomberg sostiene che i rappresentanti del G7 stiano presumibilmente discutendo l'idea in vista della riunione di maggio.

Bene, sarà uno degli atti di suicidio più assurdi della storia.

Assisteremo a una contrazione molto rapida della produzione in Europa in alcuni settori (soprattutto in Francia e in Italia).

Come è possibile che un continente sia governato da soggetti di una simile idiozia ? 

I Russi non faranno nulla. Non sospenderanno le forniture di gas e petrolio ma lasceranno gli idioti liberi di acquistarlo da sauditi e indiani a prezzo maggiorato.

I Russi continueranno a godere i loro guadagni e i surplus dalle esportazioni.

I Russi devono ristrutturare e creare una rete di piccole e medie imprese per sostituire le europee.

Hanno iniziato nel 2014 a sostituire senza dichiarazioni rumorose i produttori agricoli europei, i produttori di bevande alcoliche e i produttori di cosmetici, ad esempio.

Hanno un'agricoltura sostenuta dallo Stato e possono aumentare senza problemi i dazi all'importazione.

Allo stesso tempo possono offrire di spostare da loro la produzione: hanno sterminate distese di terra soprattutto a est. 

Ma questi non sono tutti i metodi con cui l'UE sta tentando  di suicidarsi.

I funzionari idioti di questo ente inutile riusciranno sicuramente a fare molto meglio e qui sotto abbiamo l'esempio.

Il Parlamento europeo ha già approvato una direttiva per introdurre gradualmente una tassa sulle importazioni ad alto contenuto di carbonio basata sulle emissioni di CO2 alla produzione.

Questa direttiva è in attesa dell'approvazione definitiva da parte dei Paesi Ue e avverrà entro poche settimane.

Qual è il punto? Gli idioti funzionari dell'UE sono sicuri che una tale tassa eserciterà pressioni sui paesi al di fuori dell'UE.

Vogliono addebitare sanzioni sull'intensità energetica in base alla loro impronta ambientale (carbonio).

Questo è l'ultimo tentativo dell'UE di cercare di fare pressione contemporaneamente su Stati Uniti, Cina e Russia.

Se gli Stati Uniti stimolano il trasferimento della produzione europea nel loro paese, l'UE risponde regolando gli standard ecologici alla produzione.😅😅

Ormai siamo alle comiche ma devo dire che alcuni lungimiranti avevano già previsto questa mossa dell'UE nel 2015.

Allora sembrava una truffa e un bluff, e oggi è lo stesso, non è cambiato nulla, perché un idiota rimane sempre un idiota.

Il risultato non è difficile da prevedere.

Nei prossimi anni l'economia europea dovrà affrontare una vera e propria recessione epocale e, a meno che non accada qualcosa di ugualmente epocale a livello politico, non ci sarà alcun ritorno al passato e questo dobbiamo capirlo.

sabato 22 aprile 2023

Le perenni emergenza e recessione

Viviamo una recessione pazzesca, assurda, senza nessun significato.
Alle scorse elezioni, si è creata una nuova coalizione di governo su cui alcuni allocchi riponevano tutte le loro speranze perché cambiasse qualcosa in questo paese ingessato dalle regole europee.
Poi abbiamo assistito alle giravolte Europeiste dei partiti di governo.
Ma vediamo questa assurda crisi
I media stanno facendo un gran clamore su questa recessione, ma è una tendenza che va avanti ormai da molto tempo e che si sarebbe verificata a prescindere da quale Partito avesse vinto le elezioni e da chi fosse al governo.
In poche parole, il grande problema è che la politica non conta più nulla e sicuramente i nostri politici oggi non hanno lo spessore di cultura e competenza per farsi valere.
Abbiamo al potere una banda di burattini teleguidati dai loro padroni.
La recessione è esplosa con il Covid, ma viene da molto da lontano.
La crisi è partita con il Trattato di Maastricht e la sua adesione alla moneta unica, ma è letteralmente esplosa con i governi Monti e successivi.
Prima di Monti, il facile accesso al credito ha fatto credere all'Italiota medio di essere ancora ricco.
L'italiota, essendo italiota ed analfabeta funzionale non si è accorto che era ricco di debiti.
Quando sei ricco a debito, per diventare povero, basta che una banca chiuda il rubinetto e lo segnali in centrale rischi.
Per restare all'interno degli assurdi parametri europei stabiliti dal trattato di Maastricht sono state distrutte la domanda interna e il nostro sistema industriale.
Questa recessione rischia di rimanere senza fine.
Il danno causato da questa crisi è quasi irreparabile. 
Dalla crisi finanziaria del 2008 l’Italia ha perso una quota di PIL incalcolabile e più del 25 % della sua produzione industriale è stata spazzata via in modo semi-permanente.
I dati ufficiali della disoccupazione intorno al 10 % non danno il quadro reale perché Istat considera occupato chi, durante la settimana di rilevazione, ha lavorato 1 ora.
Ma le statistiche nazionali non considerano le differenze esistenti fra le varie Regioni.
La disoccupazione è più bassa in quelle settentrionali, che sono integrate nella supply chain Europea.
Ora, siccome le grandi industrie emigreranno verso gli USA, la disoccupazione esploderà anche al Nord.
Ma nel Sud la situazione è catastrofica: in alcune sue parti stiamo parlando di tassi di disoccupazione al 60-70 %.
Una situazione assolutamente devastante.
L’Italia è caduta nella bestia che alimenta se stessa e l’architettura europea alimenta questo meccanismo.
Dopo l’annuncio dei recenti dati di crescita abbiamo visto un aumento dei tassi d’interesse.
Questo è l’opposto di ciò che dovrebbe accadere e è quello che succede nei “normali” paesi avanzati.
Di solito, quando la crescita rallenta le Banche Centrali riducono i Tassi d’interesse per consentire ai Governi di perseguire misure fiscali espansive e li aumentano nuovamente, a crescita conclamata, per impedire il surriscaldamento dell’economia.
Abbiamo quindi un coordinamento della politica monetaria e della politica fiscale.
Questo nella UE non succede perché la BCE è l'organo di politica monetaria di uno Stato che non è uno Stato, ma un'accozzaglia di Stati con caratteristiche completamente diverse e che quindi avrebbero bisogno di politiche completamente diverse.
Quando un paese dell’Eurozona si trova in difficoltà, o è in presenza di una turbolenza finanziaria o politica, i tassi d’interesse salgono alla faccia della solidarietà europea.
L'Italia è bloccata in questo meccanismo infernale che sembra fatto apposta per rovinarla.
Ormai il problema è talmente grande che non è più risolvibile restando all'interno degli assurdi paletti europei. 
Sono necessarie risorse finanziarie che non sono più reperibili usando il modello neoliberista dell'austerità e della scarsità.
Anche il governo che nel 2018 doveva essere di rottura con il passato (M5S-Lega) si è dimostrato da subito un governo lacchè della UE proponendo un bilancio un po' meno recessivo di quello del governo precedente. Nonostante questo Bruxelles ha respinto tale timido bilancio. 
Anche questo bilancio con deficit al 2.4 % (poi al 2,04%) prevedeva un avanzo primario, ovvero l’eccedenza delle entrate fiscali rispetto alle spese, nella migliore tradizione neoliberista che ha distrutto il nostro paese.
In seguito tali partiti, da antisistema (per nulla) si sono dimostrati essere un altro tentacolo del sistema stesso insieme a Fratelli D'Italia che conduceva la sua oppofinzione.
Tale oppofinzione ha portato questo partito di traditori al governo in perfetta continuità a tutte le accozzaglie precedenti.
Tutti gli studenti di economia sanno che il surplus di bilancio va controcorrente: significa che il Governo sta prendendo più denaro dall’economia di quanto ne stia mettendo. Ma anche la semplice proposta di prendere solo un po’ meno denaro, rispetto al precedente Governo, è stata accolta dalla malevola opposizione di tutte le Istituzioni dell’UE.
Dalla Commissione Europea alla BCE e fino ai Ministri delle Finanze dell’Eurogruppo, tutti si sono coalizzati contro l’Italia. Non è difficile immaginare come reagirebbero alla notevole espansione fiscale che sarebbe necessaria per porre fine alla crisi.
Qualsiasi paese che non faccia parte del nucleo centrale dell’Eurozona, se cercasse di sfidare le regole di Bilancio, riceverebbe lo stesso tipo di trattamento. Le potenze europee, inoltre, possono esercitare forti pressioni sulle banche di un determinato paese, o sulla sua capacità di finanziamento nel mercato dei capitali, per mantenerlo entro i limiti di spesa.
Nell’Eurozona, ovviamente, ci sono delle eccezioni, perché le regole sono politiche e non tecniche. I Governi che sono amichevoli con l’UE possono godere di una certa flessibilità, come ad esempio Macron in Francia.
Ma anche i Governi di centro-destra in Spagna hanno ricevuto un analogo trattamento.
L’euro, tristemente, non può essere conciliato con la democrazia e andrebbe "spianato" insieme alla UE che lo sostiene.
Sfortunatamente, è ormai chiaro che il Governo italiano non ha intenzione di sfidare seriamente l’architettura dell’Eurozona, nonostante la sua retorica euroscettica. L’Italia potrebbe rappresentare una seria sfida se lasciasse l’euro o se almeno minacciasse di farlo.
Ma il Governo non ha intenzione di fare alcuna delle due cose sia per volontà di chi lo comanda, sia per incapacità.
"Tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia" - Giovanni Falcone
Non è che Giovanni Falcone voleva dire "massoneria" invece di "mafia"?
Ai posteri la sentenza.

giovedì 20 aprile 2023

Riprendo le pubblicazioni con un articoletto sul sistema bancario rapino-centrico.

Oggi vorrei parlare di alcuni importanti avvenimenti che stanno avendo luogo nel mondo bancario.

La banca svizzera Credit Suisse, secondo il Senato degli Stati Uniti, ha continuato a tenere i conti dei nazisti fuggiti in Argentina fino al 2020.

Naturalmente il Credit Suisse nega tutto e afferma che ci sono molti errori nel rapporto.

Ma accusare una banca che essenzialmente non esiste più è, ovviamente, una cosa molto semplice.

Ma la domanda è ?

I conti dei nazisti fino al 2020 ?

Sarebbe interessante sapere chi sono questi nazisti, quanti anni hanno e se i loro figli e nipoti hanno ereditato i loro soldi.

Per cercare di riassumere, l'obiettivo di coloro che governano il mondo è:

Demolire il sistema bancario svizzero.

Gli americani, per restare competitivi e distruggere l'Europa, stanno cercando di "importare" tutta l'industria europea che si trasferirà negli Stati Uniti desertificando il nostro continente.

Esattamente come fecero con i cervelli e gli scienziati nazisti dopo la seconda guerra mondiale con l'operazione Paper Clip.

Ora non cercano di importare i cervelli, ma cercano di importare direttamente le industrie.

È necessario rimpatriare negli Stati Uniti anche le industrie dei nipoti dei nazisti in blocco : l'industria + i nipoti.

Cosa c'entra con questo la Svizzera e il suo sistema bancario ?

Lo abbiamo visto con Credit Suisse. 

Già da anni, la Svizzera forniva agli Stati Uniti i dati dei propri clienti.

Ora, invece, la finanza anglosassone è interessata al loro denaro e ho molta paura che stiano provando a prenderlo.

Ma è interessante notare anche qualcos'altro.

Le tradizioni dei sistemi finanziari e bancari europei devono molto ai nazisti.

Nel 1930 nacque la Banca dei regolamenti internazionali:

i suoi fondatori furono il capo della Banca d'Inghilterra Norman e il capo finanziere di Hitler Schacht, quello che ha spiegato ai banchieri d'Europa e degli USA che il Fuhrer stava costruendo un'Europa unita.

Fu nella Banca dei Regolamenti Internazionali che andò l'oro dell'Austria e della Cecoslovacchia dopo che furono assorbiti dal Terzo Reich.

Scambiandolo con valuta, il Terzo Reich commerciò con gli Stati Uniti e l'Inghilterra fino al 1944.

Questa banca riceveva oro dagli anelli da Dachau e corone dentali da Auschwitz.

Qualcuno alla conferenza di Bretton Woods nel 1944 suggerì di distruggere la banca.

Il denaro del Piano Marshall passò attraverso questa banca, era un agente del FMI e della Banca mondiale, nonché dell'Associazione europea del carbone e dell'acciaio, la futura UE.

Oggi la banca (BIS) è chiamata la "Banca delle banche centrali". 

Ha creato il Comitato di Basilea che impone direttive di regolamentazione bancaria a tutte le banche dell'occidente civilizzato.

È il Comitato di Basilea che detta le regole per gli standard dei sistemi di pagamento.

L'Euro non è la prima moneta comune in Europa.

Nel 1944, l'Euroreich nazista faceva circolare il Reichsmark. 

L'UE ha studiato questa esperienza e ne ha tenuto conto al momento dell'introduzione dell'euro.

Anche il sistema del Private Banking svizzero ed europeo deve molto al periodo della seconda guerra mondiale.

Il ritiro dei fondi nazisti è passato attraverso i canali delle piccole banche svizzere, spagnole, portoghesi, nonché alla partecipazione delle strutture vaticane.

I banchieri occidentali apprezzano molto le tradizioni. Ma noi dovremmo saperne di più su di loro, e quindi non essere sorpresi.

Ecco qua da dove vengono.