sabato 26 gennaio 2013

Attenti al voto o diventeremo così entro 1 anno!!


La verità la dicono in pochi. Articolo di Paolo Barnard.
Le notizie che arrivano dalla Grecia sono di quelle che uno non ci può credere. Li hanno ricacciati al medioevo. I greci stanno disboscando i parchi, i campi e le colline per scaldarsi. Buttano nel fuoco i libri di casa, i mobili, qualsiasi cosa bruci, con vernici e tutto. Ad Atene le malattie polmonari sono aumentate del 300% a causa dei fumi della legna arsa negli appartamenti. Ma vi rendete conto? Bruciano legna in casa, nel condominio, per non morire di freddo.
Non stiamo parlando di fantascienza, stiamo parlando di quello che sta accadendo in queste ore drammatiche in Grecia, un paese amico e goegraficamente vicino a noi italiani, gran popolo di pecoroni, che mentre viene tosato e spolpato, ringrazia e implora i suoi carnefici di continuare.
 
In Grecia, mezzo milione di famiglie sono senza elettricità perché non sono più in grado di pagare la bolletta, ed intanto i nostri mezzi di disinformazione di massa se ne stanno bellamente in silenzio, limitandosi a riportare la notizia tra le righe, senza ricercare i veri motivi o approfondirne le cause. 
 
Anzi, una simile tragedia viene strumentalizzata dai pavidi conduttori da salottini per V.I.P., per permettere al mentitore Monti, di affermare che in Italia, se non siamo costretti  a bruciare i mobili, è solo grazie a Lui!
 
Il tutto per permettere a quest’impostore di farsi campagna elettorale in assoluta solitudine, senza avere di fronte nessuno a contraddirlo. 
Assurdo, mai vita una cosa simile nella storia di questa disgraziata repubblica.
 
Questo attempato signore si sta prendendo gioco di un intero popolo, e si sta candidando a condurci tutti quanti all’inferno. 
 
Un inferno fatto di disoccupazione, di deindustrializzazione, di attività che muoiono come mosche, di fuga di capitali e persone capaci all’estero, di fuga di investitori da un Paese ormai avviato verso l’inesorabile declino.
 
Un inferno fatto di forze dell’ordine impotenti davanti ai veri criminali e senza benzina per le auto e cancelleria per gli uffici.
 
Un inferno fatto di povertà e disperazione, che priva di una qualsiasi speranza di costruirsi un avvenire le giovani generazioni, ormai ridotte ad un tasso di disoccupazione che viaggia spedito verso il 40% e non intende arrestarsi, mentre chi è “fortunato” e trova un lavoro, è costretto al precariato a vita.
 
Un inferno voluto da pochi per far pagare a tutti noi le loro perdite al casinò della finanza speculativa (v. i derivati-bomba celati dentro tutte le più grosse banche del Paese) e soddisfare i loro peggiori istinti di prevaricazione dell’uomo sull’uomo.
 
Un inferno fatto di criminali senza scrupoli che si spacciano per salvatori della patria.
 
Noi italiani abbiamo solo una fortuna, guardando ora la Grecia, è come se ci guardassimo allo specchio tra un anno, o poco più, ma siamo talmente vili che facciamo finta che l’immagine riflessa sia di qualcun altro.

Paolo Barnard

Il caso Monte dei Paschi di Siena

Libero Pensiero: la casa degli italiani esuli in patria: Il caso Monte dei Paschi di Siena e il ruolo dell'...: di Sergio Di Cori Modigliani “Coloro che non possono ricordare il passato, sono condannati a ripeterlo”                       ...

sabato 19 gennaio 2013

Stampare Moneta. Ecco cosa significa.


Leggendo l'Economist, viene alla luce un bellissimo confronto tra la situazione del Regno Unito e quella della Spagna
Debito a fine 2012 : 86% del pil Regno Unito.
                                     80% del pil Spagna.
Deficit di bilancio  :    7,9% per Regno Unito
                                        7,4% per Spagna.

Se però i due paesi chiedono un prestito al mercato, la situazione si fa completamente differente :
Il Regno Unito vende i suoi titoli di debito decennali all’1,82%, mentre la Spagna, li vende al 5,26%.
Perché tale differenza in un mercato globale ?
Perchè la Gran Bretagna può avviare le rotative, le quali hanno stampato 374 miliardi di sterline nel 2012.
Tale differenza si chiama “sovranità monetaria”.
I mercati non attaccano perché sanno benissimo che un paese sovrano ripagherà sicuramente il suo debito.
Anche gli investitori sanno benissimo questo e si accontentano di quasi 4 punti in meno di rendimento.
Facendo i conti della massaia (che alla fine sono quelli che valgono), la Banca d’Inghilterra ha monetizzato il 28% del debito pubblico lordo e il 35% del debito pubblico netto. Siccome gli interessi sul debito ammontano a circa 50 miliardi, questo rappresenta un minor costo fra i 14 e i 17,5 miliardi di sterline.
La Spagna invece quei soldi li deve spendere solo perché si trova nell'Euro e non è uno Stato Sovrano.
Se fosse entrata nell’euro, la Gran Bretagna avrebbe degli indicatori peggiori di quelli della Grecia solo per le richieste che i mercati non fanno perchè è Sovrana.
La finiranno i banchieri e i mercati di prenderci in giro? E perché nessun giornalista chiede questo ai politici in campagna elettorale?

venerdì 11 gennaio 2013

Christine Lagarde a Tokyo: lapsus o Annuncio attentamente pianificato?

Articolo di Valentin Katasonov del giornale online Strategic Culture Foundation. 

Disegna una scenario veramente inquietante.



La riunione annuale del Fondo monetario internazionale (FMI) e  della Banca mondiale si è tenuta a Tokyo il 12-13 ottobre.
Le convention tendono ad essere a carattere abbastanza tecnico, ma, a causa di almeno un paio di motivi, l’ultima è stata un'eccezione alla regola.

In primo luogo, i relatori a Tokyo sembravano non voler far valere il loro abituale ottimismo. Per il prossimo anno, le prospettive per l'economia mondiale sono stati descritti come dire, principalmente a causa della combinazione della crisi del debito che imperversa nella UE e l’incombente fiscal cliff negli Stati Uniti (1).
E 'chiaro che i programmi di austerità attuati in tutta Europa per domare debiti sovrani inferiori alla crescita economica e la disoccupazione , portano  il clima socio-economico nei rispettivi paesi a deteriorarsi.
Negli Stati Uniti, l'economia potrebbe essere a capo di un rallentamento a causa delle massicce riduzioni di spesa previste che interessano un certo numero di settori - dalla difesa alla sanità - e alla scadenza dell'atto relativo agli sgravi fiscali. Era una tradizione che le dichiarazioni fatte in occasione dei forum del Fondo Monetario e della Banca Mondiale erano formulate in modo da infondere maggiore fiducia nei mercati, ma le serie di messaggi che arrivano dall’ultima, di sicuro sconvolgeranno gli investitori e gli operatori di tutto il mondo.

In secondo luogo, gravi preoccupazioni sarebbero dovute sorgere in relazione ad un certo passaggio in un contributo al dibattito fatto dal direttore del FMI Christine Lagarde. «Senza crescita, il futuro dell'economia mondiale è in pericolo, e forse il più grande ostacolo sarà l'eredità enorme di debito pubblico, che ora è in media il 110% nelle economie avanzate,  livelli che si riscontrano più o meno in tempo di guerra». Si è tentati di leggere quanto detto sopra come un avvertimento che l'epoca della pace sta per finire e il mondo si trova attualmente sull'orlo di una grande guerra ...

Ipotetica Lettura della frase

La meno spaventosa ipotesi è che il «tempo di guerra» di riferimento potrebbe essere un normale intercalare del discorso (2): lo sfondo della riunione di Tokyo - l'escalation del conflitto tra Cina e Giappone per le Isole Senkaku - potrebbe in effetti aver indotto la Lagarde a disegnare inavvertitamente scenari paralleli a quelli in tempo di guerra.

Per protestare contro il tentativo giapponese di «nazionalizzare» tre delle cinque isole, Pechino ha minimizzato la propria rappresentanza nell’assemblea del Fondo Monetario Internazionale tenutasi a Tokyo, e ha fatto in modo che gli inviati di molte banche statali fossero assenti dal forum.  La Cina - il governo e la nazione – stanno attualmente analizzando tutte le opportunità per mettere il Giappone sotto pressione economica: le imprese cinesi non scelgono azioni di partnership con i coetanei giapponesi, le vendite di prodotti giapponesi sul mercato cinese si stanno riducendo, e la popolarità di marchi di auto giapponesi in Cina è in calo. Al momento, un punto interrogativo enorme sovrasta il progetto di istituire una zona di libero scambio tra Cina, Giappone e Corea Del Sud. Il Boicottaggio del settore bancario cinese del meeting  FMI-Banca Mondiale ha evidentemente scioccato l'istituzione finanziaria internazionale con una misura senza precedenti.

Secondo un'ipotesi alternativa credibile, tuttavia, le informazioni cruciali avrebbero potuto trapelare nel corso della riunione di Tokyo.
La realtà è che l'elite finanziaria mondiale, incarica la Lagarde di notificare l'inizio di uno scenario di una guerra globale. Inoltre, la Lagarde potrebbe deliberatamente dipingere un quadro troppo fosco dell'economia mondiale per rafforzare la tendenza Non è chiaro dove esattamente ha preso in prestito la stima del 110% del debito pubblico.
A partire dalla fine del 2011, l'indice come risulta dalle statistiche del FMI proprie misurata 100% negli Stati Uniti e 87,2% nella UE, e le proiezioni attualmente puntare al 104% e il 90% entro la fine del 2012. Senza dubbio, le cifre sono anormalmente elevate, ma sono ben al di sotto delle previsioni allarmiste del 110% citato dalla Lagarde.
Ciò premesso, la seconda ipotesi inquietante sembra essere più realistica.

I Banchieri provocano le guerre e ne traggono beneficio.

La verità che i magnati capitalizzano moltissimo con le guerre è nota. Gli iper-profitti strappati dai fornitori di armi è solo la punta di un iceberg. La visione di Lenin che i capitalisti scatenano le guerre per afferrare le risorse naturali mondiali è certamente vera in questi giorni. Lo dimostrano chiaramente i conflitti in Medio Oriente per la marea di petrolio, ma anche questa non è una spiegazione esaustiva.

In tutti i tempi, le banche hanno tratto grandi benefici dalle guerre.
E 'abbastanza tipico per le banche  prestare denaro a entrambe le parti durante le guerre, per aiutare a sostenere i rapporti di forza nei conflitti armati con l'obiettivo di prolungare il periodo di alti prezzi per i servizi finanziari (3).

Al momento il settore finanziario mondiale si trova ad affrontare una grave crisi, e il rischio che una epidemia di fallimenti si abbatta su di esso è una piccola parte del problema. La parte più importante di esso è che la redditività degli impieghi scende bruscamente con le iniezioni di liquidità degli Stati Uniti.
Come risultato, i tassi di interesse correnti sono bloccati in prossimità di zero.
Molte delle banche centrali del mondo offrono crediti praticamente a costo zero, e in Giappone, ad esempio, il prime rate è stato quasi pari a zero per circa un decennio.
I gruppi bancari che mantengono un certo livello di efficienza nelle impostazioni di oggi sono un gruppo compatto di colossi finanziari come Goldman Sachs, Citibank, JP Morgan, Barclays, Deutsche Bank, ecc, che godono il privilegio di stretta collaborazione con la Federal Reserve americana.
Tali ricavi sono altissimi, ma sono attribuibili agli investimenti - per l'acquisizione di beni in tutto il mondo - piuttosto che all’attività di prestito.
La disponibilità dei beni per l’acquisto dipende dalle privatizzazioni continuamente rilanciate in diversi paesi, e l'ordine del giorno con la globalizzazione deve essere quello di mettere l'intera ricchezza naturale e artificiale del mondo - le risorse naturali, la terra, le imprese, e le infrastrutture - sotto il controllo dell'elite finanziaria.

In questo momento le società di investimento legate alla US Federal Reserve hanno un problema. La politica degli Stati Uniti di quantitative easing non dà problemi,  ma lo smantellamento dello stato sociale incontra una forte opposizione popolare in molti paesi del mondo. L'élite finanziaria chiaramente lo scopo di demolire i sistemi di welfare in Grecia, Spagna, e altrove, ma la resistenza delle popolazioni si è dimostrata difficile da rompere.

E 'evidente che a questa prospettiva di una guerra di proporzioni globali è interessato il mondo finanziario. Così le banche possono tornare a generare ricavi da prestiti e sperare di rilanciare la domanda di prestiti in tutti i paesi disegnati nel conflitto, e gli investitori si aspettano di agguantare il patrimonio residuo nelle mani degli Stati.

Libri di testo di epoca sovietica interpretavano il capitalismo contemporaneo come sistema monopolistico con marchio statale che si forma dalla fusione di Stati e monopoli.
Il XXI secolo è contrassegnato con l'inizio del capitalismo militare-bancario in cui si ha il paragone delle più grandi banche del mondo a potenza militare.
Quello di cui ha bisogno il capitalismo militare-bancario per rimanere a galla è una guerra mondiale permanente.

_______________________

1. Il termine «fiscal cliff» si riferisce ad un rallentamento dell'economia previsto per essere innescato da simultanei tagli alla spesa e aumenti fiscali.

2. In ogni caso, S. Freud considerava questi come manifestazioni dei desideri nascosti nel subconscio.

3. Per i dettagli, si veda: V. Katasonov. Tassi di interesse: Prime, penale, o irrazionale. Mosca, 2011

Foto: telegraph.co.uk

Traduzione a cura di questo blog.

L'Italia e La follia del Debito Globalizzato


Tutti i paesi dell’area euro e non, hanno degli spaventosi incroci di debiti e crediti. Vediamo di capirci qualcosa analizzando ogni singolo paese e cercando di rappresentare il tutto su tabelle di riepilogo.

Germania :
E’ a Debito con Francia, Italia, Stati Uniti, Giappone e Inghilterra.
E’ a Credito con Francia, Italia, Stati Uniti, Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia.
Quindi non ha una posizione molto favorevole in quanto molto esposta con Paesi a Rischio come Italia (secondo Monti e Draghi e non secondo i dati come vedremo), Spagna, Portogallo e Grecia.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Tedeschi.



Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Germania
2,4 Trilioni
4,2 Trilioni
83%
176%
50.659,00


Il rapporto deficit/pil della Germania è l’83%, molto superiore quindi al 60% che la Germania predica devono avere gli altri Stati UE.
Il debito estero pro capite che grava su ogni tedesco di 50659,00 € è molto alto ed è superiore anche a quello dei greci.
La economia tedesca sta rallentando soprattutto a causa dei problemi che affliggono i suoi partner della zona euro. La cosa ridicola è che questi problemi sono provocati per la maggior parte dalla Germania stessa.

Francia :
E’ a debito soprattutto con Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Giappone e Italia.
E’ a Credito con Grecia, Spagna e Italia.
Il problema della Francia è che le sue banche sono esposte solo verso i peggiori paesi dell’area euro, e il debito estero pro capite dei francesi è 66.508,00 €.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Francesi.

 

Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Francia
2,4 Trilioni
4,2 Trilioni
87%
235%
66.508,00
                                      
Il rapporto deficit/pil della Germania è l’87% sempre superiore al 60% predicato dai Tedeschi.
Il debito estero pro capite che grava su ogni francese di 66.508,00 € (sperando che i greci paghino!) è molto alto ed è superiore anche lui a quello dei greci.
Questo debito unito alla incertezza di recupero è quello che causa le turbolenze del mercato e il rallentamento dell’economia francese.

Spagna :

E’ a debito soprattutto con Germania e Francia. Piccoli stock di debito sono detenuti da Italia, Giappone, Inghilterra e Stati Uniti.
E’ a Credito in maniera preoccupante con il Portogallo.
Le austerità imposte al paese dai banchieri per abbassare l’indebitamento, hanno naturalmente portato il paese in recessione e la disoccupazione alle stelle. Questo dimostra che l’interesse del banchiere non è avere il debito ripagato, ma è tenere schiavo un paese con il debito anziché con le catene. Questo consente ai banchieri di fare shopping a prezzi da depressione con i soldi espoliati dalle tasche già vuote dei cittadini
Dobbiamo notare che il debito pubblico spagnolo è al 67% del Pil.
I Tedeschi ci dicono la crisi è generata dal debito pubblico degli stati cicala. L’esempio spagnolo dimostra che la verità sta in un altro posto.
La crisi spagnola è una crisi basata sull'Euro forte (in formato Marco Tedesco). Tale moneta forte avvantaggia solo i tedeschi e fa perdere competitività a tutti gli stati del mediterraneo. Tali stati sono i fortissima difficoltà ad esportare e hanno le economie in depressione.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Spagnoli.



Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Spagna
0,7 Trilioni
1,9 Trilioni
67%
284%
41.366,00


L’unico indicatore sbilanciato della Spagna è la percentuale di debito estero sul Pil, ma per il rapporto deficit/Pil e debito estero procapite sta meglio sia di Germania che di Francia che gli hanno comperato i titoli del debito.

Portogallo :

E’ a debito soprattutto con la Spagna.
E’ a Credito in maniera preoccupante con la Grecia.
E’ forse il paese messo peggio. Ha avuto un salvataggio come la Grecia, con politiche di fortissima austerità che, come in Spagna, hanno fatto esplodere la disoccupazione e deprimere l’economia. Altro miracolo dei banchieri.
Ribadisco che il pagamento del debito non è il loro obiettivo.
Il loro obiettivo è, anche in Portogallo, la espoliazione a prezzi di saldo dei beni pubblici interessanti e appetibili.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Portoghesi.


Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Portogallo
0,2 Trilioni
0,5 Trilioni
106%
251%
38.081,00

Anche qui come in Spagna l’unico indicatore sbilanciato è la percentuale di debito estero sul Pil, ma per il rapporto deficit/Pil e il debito estero procapite sta meglio di Germania, Francia e Spagna che.
Pazzie della finanza!!!!

Irlanda :

Era lo stato modello che aveva applicato nella loro interezza le teorie liberiste più sfrenate.
Tasse bassissime (12,5% su utili e nulla di più), finanze pubbliche super leggere, flessibilità massima del lavoro.
Causa questo, l’Irlanda è stata ricoperta di liquidità dalla finanza internazionale soprattutto inglese.
Risultato? Debito estero oltre il 1000% del Pil e debito estero procapite dei cittadini irlandesi che ammonta a circa 391.000 euro a testa. Le follie della mano invisibile di Adam Smith.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Irlandesi.



Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Irlanda
0,2 Trilioni
1,7 Trilioni
109%
1.093%
390.969,00

Vediamo che rapporto deficit/Pil è rimasto in discreto equilibrio al 109%, ma tutti gli altri indicatori sono frutto della follia dei mercati finanziari.
Chi sono i maggiori creditori della Irlanda ? L’Inghilterra e naturalmente la Germania che quando c’è da fare speculazione sulla sfortuna di qualcuno non si tira mai indietro.

Grecia

Il debito pro capite Greco è abbastanza basso e ammonta a circa 38.000 euro a testa. Anche qui politiche di austerità con il solito risultato. Non è molto alto, ma dobbiamo tenere conto che ormai, causa le politiche della Troika, la metà dei greci è disoccupato.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Greci.



Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Grecia
0,2 Trilioni
0,5 Trilioni
166%
252%
38.073,00


Veniamo ora alla nostra amata Italia.
Siamo entrati nella crisi con il più alto debito pubblico che, nonostante la razzie alle tasche degli italiani, il Professor Monti è riuscito a far crescer ancora.
Il nostro debito con l’estero è abbastanza basso perché nessuno viene a investire da noi. 
Il nostro settore manifatturiero esiste ancora nonostante Monti e la Fornero. 
La globalità dei nostri indicatori non è sicuramente nel suo insieme peggio di molti altri paesi europei.
Perché i mercati ci chiedono tassi così alti ? Perché conoscono la nostra classe politica inetta e incapace a cui si unisce una classe imprenditoriale (I nostri grandi imprenditori) formata da capitalisti con le pezze al culo (come dice Beppe Grillo) che lucrano solo grazie al denaro pubblico che viene dalle loro commistioni con la politica incapace ed inetta. I nostri capitalisti non investono i loro quattrini in nessuna attività. Comprano tutto e debito con la complicità della politica e rimborsano con i nostri soldi i banchieri che gli fanno credito (La famiglia Benetton ha acquistato la Società Autostrade con un finanziamento di Banca Intesa che sta rimborsando estraendo pedaggi da usura dalle nostre tasche).
Quindi a questo nostro paese mancano gli investimenti privati perché i nostri capitalisti investono solo se il business gli permette di non rischiare nulla. Sono capitalisti con denaro pubblico e non con il loro privato.
I nostri problemi economici sarebbero risolti con una semplice svalutazione che ci permetterebbe di cominciare la nostra partita di calcio con il punteggio di 0 a 0 e non 3 a 0 per i tedeschi come adesso.
I problemi della classe politica andrebbero risolti con le elezioni, ma su questo ho molti dubbi. 
I problemi della imprenditoria si risolvano velocissimamente. Basta dire a queste persone che da domani non hanno più accesso al denaro pubblico ma devono investire i loro soldi.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Italiani.



Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Italia
1,2 Trilioni
2,0 Trilioni
125%
163%
32.875,00


Vediamo i paesi con partite di debito/credito che sono fuori dall’area Euro.

Inghilterra.

Ha un debito estero che è quattro volte il Pil, le banche salvate con il denaro pubblico e un debito procapite di circa 117.000 euro.
Per far fronte a questo e ai salvataggi delle banche e della finanza, Cameron sta strangolando i contribuenti inglesi tagliando pensione, scuole, università e spesa sociale.
Essendo arrivato al limite, adesso pensa (come Monti) di aumentare l’Iva addirittura dal 20% al 25%.
Perché secondo me la situazione inglese è molto peggiore di quella italiana ? Perché l’Inghilterra è completamente deindustrializzata, ha già venduto e privatizzato tutto. Sia industria che agricoltura. Con che attivi fa fronte a un debito simile?
I mercati non speculano contro il debito inglese perché sono nello stesso stato e soprattutto perché Londra possiede ciò che noi non possediamo : MONETA SOVRANA.
L’Inghilterra può liberamente creare la moneta necessaria per fare fronte al debito e la sua banca centrale continua a stampare. Noi non abbiamo i loro problemi, potremmo stampare molto meno perché abbiamo grossi attivi che loro non hanno. Cosa ci sta facendo affondare ? LA RINUNCIA ALLA SOVRANITA’ che è stata svenduta dai nostri politici. Oltre a Napolitano, anche Roberto Benigni dovrebbe ripassare la costituzione, il concetto di sovranità e collegare con quello che è stato fatto in Italia negli ultimi decenni.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Inglesi


Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Inghilterra
1,7 Trilioni
7,3 Trilioni
81%
436%
117.580,00

Giappone

Ha un debito che è il 250% del suo Pil.
Il suo debito estero è quasi inesistente ed è per questo che il Giappone non è attaccato dai mercati.
Il Giappone è indebitato con i suoi cittadini e non rinuncerà mai alla sovranità monetaria.
La ragione per cui si trova in questa situazione (tassi vicini allo 0%) è per la scarsità del debito estero e la sovranità. Inoltre ha grandi attivi sugli investimenti esteri. Attrae pochi investimenti dall’estero che, come dice  Claudio Borghi costituiscono debito, e incassa forti plusvalenze dai suoi investimenti esteri.
Tabella di Riepilogo dei Fondamentali Giapponesi.


Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Giappone
4,1 Trilioni
2,0 Trilioni
    233%
      50%
     15.934,00

Veniamo ora al re dei debitori mondiali. Gli Stati Uniti D’America.

I fondamentali dello Stato Americano sono in linea con quelli dei principali paesi europei. Sia il debito estero che il debito pubblico sono circa il 100% del PIL.
Perché i mercati continuano a considerare sicuro il debito americano? Per la semplice ragione che lo Stato Americano è sovrano e la FED ha un governatore (Ben “Helicopter” Bernanke) che fa viaggiare a mille le rotative che stampano dollari. Il governatore americano è soprannominato “Helicopter” proprio per questo. Stampa e inonda di moneta i mercati. Inoltre la struttura dello stato americano è quella che piace ai mercati finanziari : ha pochissimi costi sociali, welfare quasi inesistente e praticamente tutto privatizzato.
Gli USA hanno un debito estero che ammonta alla stratosferica cifra di 11 trilioni di dollari, quasi tutti nei confronti di Cina e Giappone. Tali paesi comprano titoli di debito americani a patto che gli americani comprino i loro prodotti di consumo. Praticamente si stanno strozzando da soli.
I secondi creditori dopo Cina e Giappone sono quasi tutti gli stati europei compresa la Spagna. Inghilterra, Francia, Germania e Spagna hanno prestato agli USA l’equivalente del debito pubblico italiano: Ben 2 trilioni. Un crollo dell’Euro avrebbe effetto immediata sugli USA. E’ per questo che ci impongono tutti gli uomini Goldman Sachs nei posti chiave (Draghi, Monti, Papademos ecc…). Se quindi non cambia tutto molto velocemente vedremo una catena infinita di insolvenze, iperinflazione con la società destinata alla povertà generalizzata a vantaggio dei soliti pochissimi oligarchi della finanza. Domanda : quando ci avranno ridotti tutti in miseria a chi ruberanno i soldi?


Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
USA
10,8 Trilioni
11,0 Trilioni
    100%
      100%
     35.156,00


Tabella Riepilogativa di tutti gli Stati con incroci di debito.


Pil
Debito Estero
Deficit/PIL
Deb.Est./PIL
Deb.Est.ProCapite
Germania
2,4 Trilioni
4,2 Trilioni
      83%
    176%
     50.659,00
Francia
1,8 Trilioni
4,2 Trilioni
      87%
    235%
     66.508,00
Spagna
0,7 Trilioni
1,9 Trilioni
      67%
    284%
     41.366,00
Portogallo
0,2 Trilioni
0,5 Trilioni
    106%
    251%
     38.081,00
Irlanda
0,2 Trilioni
1,7 Trilioni
    109%
 1.093%
   390.969,00
Grecia
0,2 Trilioni
0,5 Trilioni
    166%
    252%
     38.073,00
Italia
1,2 Trilioni
2,0 Trilioni
    125%
    163%
     32.875,00
Inghilterra
1,7 Trilioni
7,3 Trilioni
      81%
    436%
   117.580,00
Giappone
4,1 Trilioni
2,0 Trilioni
    233%
      50%
     15.934,00
USA
10,8 Trilioni
11,0 Trilioni
    100%
      100%
     35.156,00



Se analizziamo questa tabella vediamo che i fondamentali della nazione Italia non sono poi così male nonostante Monti abbia fatto di tutto per peggiorarli.
Non ci dicano che siamo il fanalino di coda, perché i dati ci dicono che non è vero.
E questo nonostante il professore Bocconiano sia riuscito a far diminuire il Pil del 2,4% e a far aumentare il debito di più di 100 miliardi nonostante abbia strozzato di tasse e gabelle la nazione.
Una bella impresa. Complimenti professore!!