martedì 28 gennaio 2014

L'unico problema è L'EURO!!!!!!!!!

Dal Blog Voci Dall'Estero abbiamo una intervista al Prof. Claudio Borghi.
Tra i pochissimi economisti liberi che difendono gli interessi dei cittadini e non delle lobby.
Cosa c'è di sbagliato?
Una sola cosa : L'EURO.

Intervista a Claudio Borghi: "La Storia Farà Giustizia"

Le Interviste de L'AntiDiplomatico: dopo Sapir e Ambrose Evans Pritchard, una bella intervista al nostro Claudio Borghi.

"Il modo in cui i nostri governi ci hanno svenduto ad interessi economici esteri è vergognoso e la storia farà giustizia"

 


di Alessandro Bianchi

Claudio Borghi Aquilini. Professore di Economia degli Intermediari Finanziari all'Università Sacro Cuore di Milano. Editorialista de il Giornale ed Autore di Investire nell'arte, Sperling & Kupfer (2013).  

- Professore, Lei ha avuto il merito di essere tra i primi economisti italiani a focalizzare la crisi sul suo problema principale: l'insostenibilità della moneta unica per un paese come l'Italia. Oggi anche i più ferventi sostenitori del "sogno" federale degli "Stati Uniti d'Europa" hanno iniziato ad ammettere che c'è un problema. Perché, secondo Lei, l'uscita dalla zona euro è l'unica soluzione possibile e come risponde a coloro che prima di un tale passo chiedono la formazione di un cartello dei paesi dell'Europa del sud per forzare Bruxelles, Berlino e Francoforte a cambiare le loro politiche?



Ci sono solo tre vie d'uscita possibili da questa situazione e due (taglio dei salari e trasferimenti interni dalla Germania a noi) non sono né realistici né desiderabili.Rimane lo smantellamento della zona euro.

- Nei media si utilizzano tre argomenti principali per descrivere l'impossibilità di un ritorno alla lira: il rischio d'inflazione ad i livelli di Weimar, l'incapacità di competere con i nuovi giganti commerciali come la Cina e le inevitabili ritorsioni da parte della Germania. Sono dei rischi realmente concreti?

L'arsenale del terrorismo informativo è mirato ad impedire l'uscita dall'euro rendendola difficile proprio per il rischio di panico dei risparmiatori. In realtàl'inflazione credo che in tutto il mondo occidentale sia l'ultimo dei problemi e anzi, mi pare che in tanti stiano cercando disperatamente di crearla. Quanto al discorso delle dimensioni sarebbe sensato se si dovesse giocare a tiro alla fune, ma dobbiamo commerciare e lo si fa con i prodotti e con i prezzi. Nessun aiuto ci viene dai nostri partner europei, per i quali siamo a nostra volta concorrenti. La Germania poi non può ritorcere nullaperché esporta verso di noi più di quanto esportiamo noi verso di loro.


- Già nel novembre del 2011, quando il governo Berlusconi fu costretto alle dimissioni dopo la famosa lettera della Bce, Lei scrisse come si stesse compiendo "il delitto perfetto" da parte della tecnocrazia: utilizzare la leva dello spread per sovvertire le scelte democratiche ed imporre esecutivi amici. Esperimenti portati a termine anche in diversi altri paesi. Cosa è cambiato da questo punto di vista dal governo Monti a quello Letta?

Letta è meno spudorato di Monti nel suo asservimento ai voleri europei ma è solo questione di immagine, nei fatti sono tutti e due dei semplici esecutori.


- Con i programmi di salvataggio, la troika ha fino ad oggi imposto macelleria sociale e svendita delle aziende pubbliche. Per l'Italia, Cottarelli, Saccomanni e Letta  preferiscono utilizzare spending review e privatizzazioni, ma il senso non cambia poi molto. In un'economia depressa e ad un passo dalla deflazione, si può davvero pensare di ridurre il debito vendendo quote dei nostri "gioelli di stato"?

Se l'Italia svende le proprie partecipazioni strategiche per ripagare una fetta minuscola del proprio debito mi domando cui prodest. Dato che gli investitori da rassicurare sono quelli futuri e che il ripagamento del debito si indirizza a quelli passati sorge un problema: non ho mai visto un creditore rassicurato dal fatto che il proprio debitore svenda i suoi gioielli per ripianare crediti altrui.

- Storicamente le grandi battaglie per la democrazia hanno visto i popoli lottare per eliminare il controllo di budget ed imposte all'arbitrarietà di pochi, ponendolo sotto il controllo sovrano parlamentare. Nel silenzio generale, l'Unione Europea ha compiuto esattamente il procedimento inverso. L'Italia ha già versato al Mes, il Fondo salva Stati, 15 miliardi – 50 se si considerano tutte le alchimie finanziarie create dal 2010 - per un totale di 125 miliardi rinnovabile potenzialmente all'infinito e che servirà per salvare una seconda volta le banche dopo gli stress test in corso. In questo contesto, come giudica il fatto che il nostro paese debba poi elemosinare due miliardi di euro e la possibilità di sforare dal Patto di stabilità per intervenire nell'emergenza in Sardegna?

Il modo in cui i nostri governi ci hanno svenduto ad interessi economici esteri è vergognoso e la storia farà giustizia. In quest'Europa tutti vengono pagati direttamente (con finanziamenti) o indirettamente (con il recupero dei crediti). Solo noi paghiamo e basta pur essendo in crisi.

- Lei ha recentemente dichiarato come la disoccupazione di massa sia l'inevitabile risultato di una moneta troppo forte. Non ritiene che, anche fuori dall'euro, la società del 2014 non possa più permettersi logiche basate solo sulla crescita infinita ed iniziare a pensare a modelli di sviluppo alternativi, oppure giudica l'utilizzo delle politiche keynesiane l'unica via percorribile?

Fra la crescita infinita e vent'anni di stagnazione direi che ci sono numerose vie di mezzo. Io comunque sono anti-ciclico: keynesiano in recessione e liberista in crescita.

- Si vive una fase di grande confusione politica per quel che riguarda la critica all'architettura istituzionale europea ed il rischio è che in questo modo molte forze vengano disperse. Che tipo di legittimità e credibilità possono avere secondo Lei partiti che sono al governo o che hanno rappresentanti a Bruxelles o Strasburgo da oltre vent'anni e che oggi promettono di battere i pugni sul tavolo?

I partiti sono quasi tutti compromessi,occorrerà credibile autocritica, ma dovranno essere molto convincenti e mi sembra una bella impresa. Il primo test sarà la qualità delle persone inserite in lista.

- Cosa si aspetta dalle elezioni del Parlamento europeo del prossimo maggio?

Mi aspetto una forte affermazione delle forze antieuriste, a cominciare dal Front National in Francia.

domenica 19 gennaio 2014

Nessuno parla più della Grecia

Fate Girare, nessuno dei nostri media schiavi ne parla, ma la situazione è esplosiva. 

Dal Blog di Alberto Bagnai

(http://goofynomics.blogspot.it)

Il ridicolo uccide


(traduco, per i diversamente europei, l'ultimo post del blog di Panagiotis).

Nel pomeriggio, verso la sera, di questo 14 gennaio, il nostro amico Sakis, di 44 anni, è stato sepolto dalla sua famiglia e dai parenti. Non aveva retto alla situazione, come Petros, sepolto venerdì scorso. Crisi d’apoplessia o apoplessia da crisi, per essere più precisi, nel linguaggio attuale, perché gli effetti visibili di questa hanno comportato la morte per “incidente vascolare cerebrale”. Ieri, lunedì 13 gennaio, verso le otto del mattino, il mio cugino Costas si è suicidato gettandosi dal quarto piano dell’immobile dove abitava. È morto sul colpo “perché è caduto sul lastricato in cemento del giardino e non sugli alberi o sul prato”, secondo la polizia e il referto del medico legale. In certi paesi il ridicolo uccide.

Costas era nato 58 anni fa nella compagna profonda della Tessaglia, in Grecia centrale. Commesso a 17 anni, diventò poi commerciante, fino a ieri mattina. La sua attività aveva subito u n calo dell’80% dall’inizio della crisi, ogni tanto riportavo nel blog le mie conversazioni con lui. Da sei mesi era preoccupatissimo alla sola idea di evocare la futura e prevedibile cessazione della sua attività.

Il mio zio Dimitri, nato nel 1924, padre di Costas e fratello primogenito di mia madre pensa che viviamo in un’epoca... inspiegabile logicamente: “nel 1944 combattevo i tedeschi e i loro sbirri greci con le armi in pugno. Certe famiglie del nostro villaggio sono state decimate, eppure, fra i superstiti, nessuno aveva pensato di suicidarsi. E per di più morivamo di fame. Perché allora Costas, e in questo momento?”

D’altra parte, nella mattinata del 13, prima di apprendere questa notizia terribile, avevo già notato un’altra chiusura di un bar-ristorante. Pensavo così alle bufale che i miei due contradditori raccontavano con  tanta convinzione durante la trasmissione alla quale avevo partecipato di recente su RFI, ricordata in precedenza nel blog. Roba del tipo “la Grecia va meglio, abbiam perfino un surplus primario, la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea promette bene...”. Poveracci, soldati... al soldo del ridicolo.

La nostra famiglia, i più coraggiosi di noi... hanno pulito la lastra in cemento. Il giardiniere che viene ogni lunedì ci ha aiutato, e d’altra parte era stato lui a scoprire per primo il cadavere. Poi, quel silenzio che si frappone ai suoni dei viventi nella Grecia d’oggi.

Mio cugino Costas lascia due bambini grandi, mentre quelli di Sakis, anche loro due, fanno le elementari nel quartiere. La nostra cugina Evangelia, che non incontravo da un anno, mi ha informato del viaggio di suo figlio Yannis. È emigrato a Dubai, a 24 anni, nel luglio scorso. Lo ignoravo. In questa settimana pesante Vroutsis, Ministro del Lavoro (?) di Samaras e della sua banda di assassini (diciamo... indiretti) nel lento genocidio del popolo greco, Vroutsis ha appena precisato che la sua grande priorità nella “presidenza greca”: “Aiutare i greci a emigrare, se possibile senza abbandonare l’Europa”, e tutta la stampa ne parla con ironia.
Il nostro paese cambia, tranne le cappelle che guardano verso il cielo e la dolcezza del paesaggio. La mia cugina Iulia, ieri, gridava a squarciagola che “Dio non esiste perché non esiste giustizia”. E come in un rituale di maledizione ha invocato le forze oscure perché questi personaggi ridicoli finiscano nel silenzio, e soprattutto perché finiscano. “Gli dei della vendetta agiscono in silenzio”, scriveva Jean-Paul Richter, protestante filantropo riconosciuto per il suo romanticismo tipicamente tedesco, ma son ormai passati due lunghi secoli.

Nel quartiere stanno allestendo l’unico cinema all’aperto rimasto. “Ci sono tantissimi lavori da fare per la riapertura, prevista per maggio, verso le elezioni”, mi dice il proprietario... Petros, Sakis, Costas, che sarà sepolto il 15 gennaio, e gli altri, non vedranno il nostro prossimo film. Il ridicolo uccide e questo blog si accorderà un piccolo intervallo.





(per chi non lo conosce, Panagiotis, l'autore dell'articolo, é http://www.youtube.com/watch?v=M94zY-R9zMc... 
Siategli viciniin base al solito principio "niente fiori, ma opere di bene" - potete contribuire al suo blog - e a questo proposito, visto che nessuno ci parla di queste cose, vi ricordo 
http://www.kapipal.com/59be9ba15b614d239ed5431ca4354777

sabato 18 gennaio 2014

L'ECONOMIA "BANCOCENTRICA" A MISURA DI "FURBETTO".

Siamo all'inizio del 2014 e vorrei fare, con parole molto semplici, un piccolo punto. 
Dove secondo me siamo e dove stiamo andando.
Praticamente ci stiamo schiantando a 300 all'ora contro un muro e ora cerco di spiegare perché.
Io sono una persona molto magnanima, segnata da molte importanti disgrazie nella vita, che quasi cinquantenne si è dovuta reinventare da capo vittima di questa economia BANCOCENTRICA che rovina persone e aziende. 
Che cos'è l'economia BANCOCENTRICA e perché ce l'ho con lei ? 
Cerco di spiegarlo. 
Anni fa ero un giovane imprenditore laureato in economia e commercio.
Un giovane stupido ed entusiasta del suo business che credeva nella crescita economica infinita. 
In poche parole credevo a ciò che diceva la economia BANCOCENTRICA.
L'economia "BANCOCENTRICA" ti diceva : Indebitati moltissimo, tanto il tuo business continuerà a crescere all'infinito.
Con i tassi bassi che ti diamo riesci senza problemi a servire il debito e a ripagarlo. 
E lo stupido che ha studiato sui libri della "Scuola di Direzione Aziendale" della Università Luigi Bocconi, credeva alla processione di banche che tutte le mattine affollavano il suo ufficio e gli offrivano soldi a più non posso e per qualsiasi stupido investimento volesse o gli venisse in mente di fare.
Ti offrivano addirittura fidi bancari per "giocare" (si, è il termine esatto perchè tra il casinò e la Borsa non c'è nessuna differenza) in Borsa.
E lo stupido accettava sempre convinto che l'espansione dell'economia e del credito continuassero all'infinito.
Le persone della mia generazione sono tutte creature della TV e della stampa spazzatura.
Guardavamo e tantissimi guardano ancora i telegiornali, i talk show e credevamo a quello che c'era scritto sul Corriere della Sera e sul Sole 24ore.
Eravamo tutti ottimisti e figli di genitori che avevano vissuto con tanti sacrifici ben ripagati la crescita economica infinita del dopoguerra.
Eravamo tutti illusi di essere ricchi, ma eravamo solo ricchi di debiti che la economia bancocentrica ci permetteva e ci invitava a contrarre tutti i giorni.
Anzi, per contrarre ancora più debiti che non costavano nulla o quasi, abbiamo messo a repentaglio il fieno che era già pagato in cascina.
E qui scatta il vero piano della economia BANCOCENTRICA. La requisizione della ricchezza reale. 
Alla fine del 2005 i tassi hanno cominciato a salire. 
Prima piano piano e poi vertiginosamente per toccare il massimo verso la fine del 2008 dove l'euribor a 3 mesi ha toccato il 5,11% (ottobre 2008).
La gente non è più riuscita ad onorare il debito e l'economia "BANCOCENTRICA" ha cominciato la realizzazione del proprio progetto di requisizione delle ricchezze reali delle persone in cambio di nulla. Processo che ora sta continuando senza pietà anche ai danni degli Stati Sovrani (una volta ora non più) e che ci ha trascinato nella situazione economica in cui siamo ora.
Bisogna meditare sul concetto di ricchezza.
E' più ricco uno che ha 1.000.000 di euro e 900.000 euro di debito o uno che ha 100.000 euro.
Sono due visioni di vita differenti, uno rivolto alla esteriorità e al consumo sfrenato e l'altro rivolto alla sobrietà e al consumo consapevole.
Ogni stile ha vantaggi e svantaggi.
Lo stile di vita basati sul debito ha portato alla esasperazione e alla esaltazione della figura del FURBETTO a scapito dell'ONESTO.
L'economia "BANCOCENTRICA" ha dei cicli che sono determinati dalla politica monetaria delle banche. Per mantenere lo stile di vita da 900.000 euro di debito la persona deve avere chi gli presta 900.000 euro. Quando il sistema bancario che presta i 900.000 euro decide di non concedere più credito, sottrae alla persona anche i 100.000 che sono "in teoria" di sua proprietà.
Se la persona ha la "sfortuna" di essere un ONESTO che ha creduto alle balle che raccontava l'economia "BANCOCENTRICA", si trova ora sul lastrico come la maggioranza degli imprenditori. 
Se invece l'imprenditore è stato un "FURBETTO" e ha sfruttato il momento di espansione del credito della economia "BANCOCENTRICA" ha fatto le seguenti azioni : 
1) Ha portato i 100.000 euro all'estero (poi riportati in Italia con lo scudo fiscale). 
2) 900.000 euro di investimenti li ha intestati a qualcun altro e gli continuano quindi a rendere.
3) 900.000 euro che gli ha prestato il sistema bancario non li restituisce.
4) Ora ha la liquidità per fare buoni investimenti a prezzi stracciati sui cadaveri delle persone oneste.
E' questo il disastro di questa nazione. 
Per vivere bene non è importante essere persone oneste, colte e capaci, è necessario essere "FURBETTI".
Devi essere "COMPETITIVO" e pronto a passare sul cadavere di chiunque.
Questo "SISTEMA BANCOCENTRICO A MISURA DI FURBETTO" mi dà profondamente fastidio ed è per questo che sono molto indignato; e la mia indignazione nasce dal profondo rispetto che nutro per lo Stato e le sue Istituzioni, che però vanno ben distinti dagli uomini che si ritrovano in questo momento a rappresentarli.
Lo Stato è morto!
Perché si aprono d’ufficio fascicoli di indagine verso ladri di galline e non si perseguono i ladri veri?
Perché la Procura della Corte dei Conti solleva d’ufficio l’eccezione di incostituzionalità per la legge sul finanziamento pubblico ai partiti e non fa la stessa cosa per i Trattati di fonte comunitaria ? 
Stanno arrivando addirittura a svendere la Banca D'Italia e il suo oro che era di proprietà dello Stato e dei suoi cittadini. 
Tutte queste svendite di Sovranità ad enti sovranazionali non eletti da nessuno sta producendo una voragine incolmabile nei conti dello Stato.
Dov’è finito lo Stato?
Dov'è finito il concetto di Sovranità, ossia di sommo potere appartenente al Popolo?
Dov'è la Libertà ?
Non esistono più Diritto e Libertà, esistono esistono solo Stato Corrotto e Cittadini FURBETTI.
Gli uomini ONESTI sembrano extraterrestri. 
Sono venuti a meno il Diritto e la Libertà.
Abbiamo perso di vista la nostra storia e le nostre tradizioni. 
Abbiamo perso di vista il Diritto Romano e guardiamo al diritto e alla finanza Anglosassone. 
Pensiamo che Sovrani siano i Mercati Finanziari basati sul nulla anziché il Popolo.
Oggi si incontrano Renzi e Berlusconi. Pensiamo che due condannati possano essere a capo di un organo che deve riformare la costituzione? 
Scusate, per un attimo ho pensato di essere nella terra degli ONESTI e ho dimenticato che siamo in quella dei FURBETTI.
E ho dimenticato che la maggioranza degli Italiani vota ancora PD e PDL o come cazzo si chiama (un po' di volgarità qui è permessa).
E ho dimenticato che un FURBETTO e un CORROTTO non voteranno mai per un ONESTO.
Quindi, cari Italiani ONESTI, cercate una via di fuga perché il muro su cui ci schianteremo è sempre più vicino. Speriamo che la nostra macchina sia più dura del muro!