domenica 29 settembre 2013

Rendita monetaria e democrazia: Amoroso: via dall’euro

Rendita monetaria e democrazia: Amoroso: via dall’euro: Amoroso: via dall’euro, o facciamo la fine della Jugoslavia http://www.ioamolitalia.it/sovranita-monetaria/amoroso-via-dall%E2%80%99euro-...

sabato 28 settembre 2013

Oltre alle Telecomunicazioni i nostri politici ci hanno svenduto la SOVRANITA'


L’UNGHERIA RICONQUISTA LA SOVRANITA’ NAZIONALE ED ECONOMICA


Andrea Perrone


L’Ungheria non cede il passo contro l’usura internazionale e in nome della riacquisita 

sovranità nazionale ed economica, Il primo ministro magiaro di centro-destra Viktor Orban 

ha annunciato che sono in corso trattative per cui diverse “utilities” – le compagnie che 

forniscono servizi – dovranno essere rinazionalizzate, ovvero torneranno finalmente sotto il 

controllo dello Stato e non rimarranno nelle mani di speculatori privati senza scrupoli. 

Da quanto emerso negli ultimi giorni l’esecutivo alla guida dell’Ungheria è in trattative per la 

nazionalizzazione di sei o sette utility con l'obiettivo di abbassare i prezzi dell’energia dopo 

gli attacchi speculativi al fiorino magiaro e le difficoltà create al governo Orban dall’usura 

internazionale e dai suoi servitori delle agenzie di rating privato. 

Si tratta di un tentativo deciso dal premier, che il prossimo anno dovrà affrontare le elezioni 

con la sua coalizione, per aumentare il controllo statale, andando contro il trend negativo di 

svendita e di perdita dal controllo delle compagnie statali prevalente ormai in tutto il resto 

d’Europa. «Non posso ancora fare rivelazioni ma siamo in colloquio continuo per 

riacquistare o statalizzare almeno 6-7 società molto serie che operano nel comparto delle 

utilities e che sono state precedentemente privatizzate», ha precisato il primo ministro 

magiaro. Tra i principali operatori del settore utility in Ungheria c’è anche l’Eni tramite Tigaz, 

oltre alle tedesche E.On e RWE e alle francesi Edf e GDF Suez.
Non può stupirci una scelta del genere presa dal premier ungherese che da mesi si batte 

contro lo strapotere dei Signori del danaro in patria e all’estero. Una scelta responsabile in 

grado di avversare le ricette economiche iperliberiste che puntano alla svendita delle 

compagnie di fondamentale importanza per la collettività, evitando di regalarle a chi 

problemi economici non ne ha (multinazionali, imprese private, banche, ecc.). Operazione 

pianificata già da tempo: «Sono in corso colloqui con sei o sette compagnie fornitrici di 

servizi di pubblica utilità precedentemente privatizzate, per un loro riacquisto da parte dello 

stato», aveva osservato Orban qualche giorno fa nella sua settimanale intervista alla radio 

di Stato, soddisfatto delle strategie perseguite dal governo e dei successi ottenuti sul piano 

politico-economico.

Il capo del governo non ha comunicato i nomi di queste compagnie. Da quasi tre anni 

Orban e il suo partito Fidesz continuano a perseguire i loro obiettivi e ad inanellare una 

serie di successi nella lotta senza quartiere contro l’usura, la Banca centrale magiara, le 

banche ungheresi e internazionali, le tlc, nonché i famelici eurocrati sempre pronti a colpire 

chi difende la propria libertà e quella del suo popolo dalla troika dei grandi speculatori, 

rappresentata soprattutto dalla Bce e dalla Commissione europea, ma sostenuta in questa 

lotta senza quartiere da Fondo monetario e Banca mondiale, organizzazioni costituite da un 

ristretto numero di banchieri e tecnocrati in grado di prendere decisioni tali da rappresentare 

i veri nemici dei popoli sempre più sfruttati.

Dopo essere andato al governo nel 2010, con delle regolari elezioni politiche vinte grazie a 

un consenso popolare diffuso, il governo Orban ha già ripreso il controllo di alcune 

compagnie energetiche, tra le quali la controllata magiara del gigante tedesco E.On, oltre 

alla quota in mani estere della società petrolifera nazionale Mol e a una società idrica che 

era finita nelle mani della francese Suez.
Tutto questo vuole dire ritorno alla sovranità economica e nazionale nel rispetto del popolo 

dello Stato, un binomio inscindibile in una società normale laddove l’economia sia 

davvero al servizio della politica e non il contrario, come avviene quotidianamente in tutto il 

mondo, tranne in America Latina dove sono riprese le nazionalizzazioni che avvengono nel 

nome della patria bolivariana per volere di Nicolás Maduro, successore di Hugo Chávez, 

oppure secondo le decisioni del governo boliviano di Evo Morales o del peronismo di 

sinistra argentino rappresentato egregiamente da Cristina Fernández Kirchner.

Nel resto del mondo, invece, i Signori del danaro dominano incontrastati un nugolo di 

indigenti, non più cittadini ma sudditi, spesso ignari volenti o nolenti della loro misera 

condizione e delle vere cause del disagio sociale crescente.

Persino superfluo, infine, sottolineare come una notizia di genere, come questa proveniente 

dall'Ungheria, abbia la capacità di delineare cosa avviene, al contrario, nel nostro Paese 

proprio in questo periodo.

Andrea Perrone

mercoledì 14 agosto 2013

Notizia da uno stato canaglia : Nell'Ungheria di Viktor Orban.l'inflazione cala.

All'interno di uno Stato Sovrano che rifiuta l'Euro e ha appena finito di rimbosare un debito al Fondo Monetario succedono delle cose incredibili.
Succede esattamente il contrario di quanto sbandierato da quegli economisti buffoni che vanno ai talk show.
L'inflazione cala. Come mai? La spiegazione è solo una : gli economisti ammaestrati dagli sponsor dell'Euro terrorizzano la popolazione raccontando balle su come schizzerebbe l'inflazione se uscissimo dall'Euro.
Se uscissimo dall'Euro succederebbe quello che è già accaduto nel 1992 dopo la svalutazione del 30% del Governo Amato : L'inflazione è calata.
L'inflazione è calata per un semplicissimo motivo. Alla base dello sviluppo dei fenomeni inflattivi ci sono sempre due condizioni che devono esistere. La piena produzione e la piena occupazione.
Non mi sembra sia lo scenario di questo momento storico.
La conclusione è sempre la stessa. Gli economisti sono pagati per raccontare balle a vantaggio degli sponsor dell'Euro.
Ecco cosa sta succedendo in Ungheria.
L' Inflazione ai livelli minimi degli ultimi anni, con tutti e tre gli indicatori al di sotto del 2% nel mese di luglio 2013. 
Lo comunica la Banca Nazionale Ungherese (sovrana) e gli analisti fiutano un prossimo nuovo taglio al tasso d'interesse, oggi al 4%. 
Scrive Milano Finanza: "L'inflazione in Ungheria è scesa a luglio a 1,8% da 1,9% di giugno, sorprendendo gli analisti e rilanciando la teoria di un imminente sostanzioso taglio dei tassi da parte della Banca centrale.
Le previsioni di buona parte degli osservatori per luglio mettevano in conto un balzo dell'inflazione al 2,1%. 
Ma il calo dei costo dei generi alimentari e quello delle bollette - sulla scia di provvedimenti varati dal governo ungherese a gennaio (ha tagliato i costi delle bollette del 10% e un altro 10% verrà tagliato a settembre) - hanno ridimensionato l'aumento dei prezzi. 
Ora si pensa che la Banca centrale a fine agosto potrebbe far scendere i tassi di più rispetto ai 10 punti percentuali previsti. Il principale tasso di riferimento attualmente è al 4%".
Per dirla alla Lubrano, sorge spontanea la domanda. Perché continuiamo a farci prendere per il culo?
Buon Ferragosto a tutti.

lunedì 12 agosto 2013

IL DITTATORE VIKTOR ORBAN E LA DEMOCRATICA UE.

Il Dittatore Ungherese Viktor Orban, nel mese di Luglio, ha ripagato il debito contratto nel 2008 dal governo socialista con il Fondo Monetario Internazionale, con 1 anno di anticipo.
IL Direttore della Banca Centrale Ungherese, ha scritto una lettera alla Sig.ra Christine Lagarde pregandola di chiudere la sede FMI di Budapest perché lo Stato Sovrano Ungherese (belle parole!!) non ha più bisogno della "sorveglianza" di FMI.

Oggi la "OPPOSIZIONE SOCIALISTA E LIBERALE" attacca Orban e le nuove leggi promulgate dal suo governo.
L’Unione Europea, gli Usa e i poteri usuraio/massonici che li governano, sono molto preoccupati per i cambiamenti delle leggi in Ungheria.
Vediamo cosa fa in Ungheria questo "sanguinario dittatore" chiamato Viktor Orban.
Sembra che stia commettendo un grave crimine. 
Sta favorendo la popolazione e non i banchieri e le multinazionali.
Sembra stia favorendo l'economia reale a scapito della finanza criminale.
Sembra voglia ridistribuire la ricchezza in maniera più equa tra la popolazione. 
Di questi "crimini" inauditi che sta commettendo Orban ce ne parla il cittadino ungherese Andras Kovacs che ringrazio per il prezioso contributo alla conoscenza della verità.
Articolo estratto dal quotidiamo online www.quieuropa.it.

Lettera Aperta di un Cittadino Ungherese al Popolo 

Italiano

Ungheria – Nel nostro Paese ancora una volta socialisti e liberali passano all'attacco.
I Grandissimi meriti di Orban e le trappole dei governi  socialisti e liberali.
Dall'ipertassazione agli inciuci con il Fondo Monetario Internazionale.
Dove sta andando l'Europa? 


di Kovacs Andras 

Budapest, Bruxelles, Roma – Cari Italiani, a noi Cngheresi non piace l’Unione Europea che c’é adesso e come funziona, noi siamo sopravissuti alla dittatura nazista e comunista, perché oggi una grande forza prova ad interferire in una nazione?! Oggi purtroppo i cittadini ungheresi sentono ancora una volta che la dittatura pian piano avanza, si fa sentire ancora una volta. Ciò perché ci sembra che a Bruxelles decidano tutto, si sente la pressione socialista e dei liberali che a ogni costo vuole spazzare via dalla strada il governo di Viktor Orbán. Io penso che chi ha fondato l’Unione Europea (Konrad Adenauer) oggi si rigiri nella tomba. (aggiungiamo: ma ne siamo davvero sicuri?…)
 Bruxelles e il Documento fasullo di Tavares – Il Giorno delle Menzogne 
Lo scorso 3 luglio a Strasburgo c’è stato uno nuovo scontro sull'Ungheria e quindi sul governo Orbán. 
Il politico socialista portoghese Rui Tavares ha redatto un documento fasullo riguardante l’Ungheria. Per il gruppo della sinistra e dei liberali questo giorno è stato il giorno delle menzogne riguardanti l’Ungheria. (…) 
Il documento di Tavares sembra sia stato confezionato proprio con lo scopo di mettere in cattiva luce il governo ungherese. 
Per esempio il parlamentare rappresentante della minoranza etnica rom in Ungheria Farkas Flórián ha screditato tutto quello che era stato scritto riguardo ai rom. Ha incontrato di persona l’autore (Tavares) e gli ha sottolineato tutte le falsità scritte dicendogli che in Ungheria non esiste la discriminazione razziale. 
Nel Parlamento Ungherese lavorano 3 rappresentanti parlamentari rom e in qualità di rappresentante  al Parlamentare Europeo c'è un rom ungherese.
I Magheggi della Sinistra Ungherese con la Mafia                                         
In Ungheria il prossimo aprile ci saranno le elezioni parlamentari. 
Sono iniziate le campagne elettorali politiche della sinistra e questo non sarebbe un problema se si svolgessero regolarmente e in modo corretto. 
La sinistra ungherese non ha paura di comportarsi in maniera non pulita ed é capace di fare azioni non corrette in preparazione delle elezioni politiche. 
Prima delle elezioni del 2010 il ministro socialista dei servizi segreti Szilvásy György ha ordinato ad un collega dalla posizione molto elevata di incontrarsi piú volte con la peggior mafia ungherese e cosí é stato. 
Il compito della mafia era quello di creare false situazioni sempre per sfavorire Orbán e per i politici di destra, favorendo i socialisti e i liberalisti. 
Adesso questi personaggi sono in giudizio di tribunale. 
L’ex capo del governo ungherese socialista Gyurcsány Ferenc ad un’incontro chiuso solo per i socialisti ha riferito a chi era presente che loro hanno mentito a tanta gente, hanno imbrogliato i propri simpatizzanti. 
Ma hanno imbrogliato anche a Bruxelles perché Gyurcsány ha mandato dei documenti falsi nei quali riportava dati non reali con l’andamento dello stato attuale e di allora. Tutto questo é stato fatto solo per poter vincere le elezioni.
 I Magheggi dei Liberali e i Prestiti Allegri dell'FMI                                          
Nel 2006 quando sono emersi questi fatti la popolazione ungherese si é rivoltata nelle strade manifestando pacificamente per intervenire affinché Gyürcsány si dimettese, ma lui ha comandato alla polizia di intervenire brutalmente contro i manifestanti usando mezzi come pallottole di gomma e manganelli. 
Tante persone giovani, anziane ed anche straniere sono finite all'ospedale gravemente ferite: 
esistono video e foto dell’accaduto. 
L’ex capo del governo Gyurcsány, un anno prima che scadesse il suo incarico si è dimesso spontaneamente proprio perché la pressione di tutto quello che era stato scorrettamente fatto era così forte che non ci sono state altre alternative per lui se non quella di dimettersi. 
Purtroppo in questo anno di vuoto politico subentrò un personaggio simile a Gyurcsány che si chiama Bajnai Gordon
Loro due hanno preso dall’IMF (Fondo Monetario Internazionale) e dall’Unione Europea piú miliardi di prestito quando sapevano perfettamente che avrebbero perso le elezioni politiche e purtroppo il contratto del prestito prevedeva, in maniera davvero curiosa e singolare, che la quota maggiore di "prestito" da restituire sarebbe stata corrisposta tra il 2010 e il 2014. (nell'attuale amministrazione Orban). 
Adesso la banca nazionale ha inviato una lettera alla direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, scrivendo che l’Ungheria prima del tempo vuole pagare di ritorno questo prestito che nel 2008 il governo socialista e liberale aveva preso ed ha sperperato. 
Matolcsy György ha anche chiesto ed auspicato alla direttrice Christine Lagarde la chiusura dell’ufficio del Fondo Monetario di Budapest. 
L’Ungheria sta in piedi con le proprie gambe e non chiede piú prestiti al Fondo Monetario Internazionale perché questo prestito crea solo danni alla popolazione e di questo ci sono esempi concreti. 
Questo debito da restituire ora grava sulle spalle di Orbán. Gordon aveva grandi imprese tra cui una dove venivano lavorate grandi quantitá di oche da macello acquistate da privati. 
Nel tempo poi è emerso il fatto che Gordon avesse contratto enormi debiti con i propri dipendenti (non pagati) creando loro, in tal senso, gravi danni finanziari e inducendo molti di loro al suicidio poiché soffocati dai debiti e dal fallimento indotto conseguente ai mancati pagamenti da parte di Gordon per il bestiame acquistato. 
Questi grossi danni provocati da Gordon oggi vengono pagati da Orbán come quando Orbán all’inizio del suo incarico dovette pagare ai vigili del fuoco le ore di straordinario non pagate dall'ex capo del governo precedente, Gyurcsány.
2012 – La Schiacciante vittoria di Orban                                                             
Il breve periodo di Gordon ha portato tanti disagi ai cittadini. 
Diversi sono gli esempi: ha cancellato la tredicesima mensilitá ai lavoratori ed ai pensionati; ha abbassato da tre a due anni il sostegno finanziario per il mantenimento dei figli, del quale ogni famiglia poteva usufruire, e tante altre cose. 
E nonostante tutto questo ancora provano a ritornare al comando! 
Il Governo diViktor Orbán nel 2010 non a caso ha vinto con i 2/3 e ai socialisti e liberali europei si sono ''drizzati i peli sulla schiena”. 
Dopo questa esaltante vittoria subito Orbán ed il suo governo sono stati fatti oggetto di numerosi attacchi da parte dei socialisti e dei liberali ungheresi ed europei e ancora adesso è attaccato. Nel 2012 la pressione dei socialisti e liberali è stata elevatissima con addirittura tentativi di intromissione nelle politiche economiche.
  Le Bugie dell'Agenzia Bloomberg                                                                         
Per esempio l’agenzia di stampa Bloomberg piú volte ha redatto servizi sull'economia ungherese non veritieri, creando danni anche alla valutazione del fiorino. Nel tempo queste notizie sono state smentite e l’agenzia Bloomberg ha dovuto chiedere scusa al governo ungherese. 
Questi avvenimenti alla popolazione ungherese non sono piaciuti e così spontaneamente più di 500.000 persone (bambini, famiglie, anziani e stranieri) si sono nuovamente riversati in massa nelle strade di Budapest dimostrando in maniera tranquilla, pacifica e tangibile il loro appoggio e la propria solidarietà per Viktor Orban.
 La Nuova Costituzione Ungherese e i meriti di Viktor Orban, taciuti      
Oggi, la popolazione ungherese in qualsiasi momento – se necessario – è pronta a riversarsi nelle strade per dimostrare il suo appoggio e non solo nelle strade di Budapest ma in qualsiasi parte dell’Ungheria. 
La Nuova Legge Costituzionale ungherese è una buona legge anche a detta di politici stranieri e bisognerebbe leggerla per sapere esattamente cosa contiene. 
Il governo Orbán prova sempre a mettersi dalla parte del cittadino, tante cose positive ha portato agli Ungheresi. 
Per esempio per le famiglie numerose esiste il benificio fiscale; 
Orban ha allungato il periodo per il sostegno finanziaria dei figli (mantenimento); 
Orban sostiene l’incremento delle nascite; 
Provvede alla copertura dei costi per le vacanze dei bambini prevenienti da famiglie bisognose; 
Agli anziani é stata alzata la pensione; 
Sono state abbassate le bollette di luce, acqua, gas, spese per la pulizia delle canne fumarie, immondizie, fognature. 
In particolare da gennaio 2013 è stata ridotta del 10% e ancora si abbasserà del 10% in autunno. (da notare per contro – aggiungiamo – come in italia questo "stalinismo" del partito unico imperante e filo-europeista costringe gli Italiani a pagare le bollette energetiche ed a sostenere costi per carburanti da record del mondo, ed a fronte di zero servizi). 
In più Orban sostiene chi nel tempo ha fatto mutui in valuta straniera: 
mutui che nel tempo si sono triplicati in maniera davvero preoccupante ("grazie" ai giudizi dei mercati che remano contro ed ai tentativi esterni di destabilizzazione indotta – Cfr. Scandalo del rating e dello spread in Italia); 
Orban, inoltre, sostiene chi in tragedie ambientali (es.: terremoti o nubifragi) ha perso casa e si potrebbe ancora scrivere a riguardo di quanta solidarietà da parte del governo ci sia ancora oggi in Ungheria.
Si vede che questo governo di Orbán è un governo a favore delle persone e non delle banche.
Questo governo in modo duro ha tassato le banche, le multinazionali e per questi avvenimenti il governo Orbán è stato attaccato ed è attaccato tutt'oggi. 
Ora, tuttavia, il debito pubblico si abbassa: cosa che non é accaduta col governo di sinistra. 
I miliardi di debiti che il vecchio governo della sinistra aveva chiesto alle banche globali, il governo di Orbán li ha estinti. 
Il goveno Orbán per ogni decisione importante chiede il parere della popolazione (…)
Adesso riprendiamo il discorso su Tavares. 
Gentile signor Tavares la prossima volta che scrive un documento sull'Ungheria la prego di scrivere la verità e non cose inventate. 
Viktor Orbán e tanti altri importanti politici stranieri ritengono che il contenuto del suo documento abbia creato gravi danni all'Ungheria! 
Orbán ha chiuso l’incontro a Strasburgo affermando: ''noi ungheresi combatteremo queste persone che vogliono comandare e dirigere tutti!''.
 Non vorrei essere al posto del capo del governo Orbán, perché in giro ci sono tanti nemici mortali (non a caso in questo anno il famoso gruppo Bilderberg ha messo in agenda l’Ungheria).
 Cari italiani – Attenti alla Macchina del fango di Socialisti e Liberali       
Cari Italiani, io, ancora una volta, ho provato a mettere in luce la verità. Non sono una persona importante o che lavora in politica ma una persona semplice che lavora come autista di camion. Purtroppo i socialisti e liberali provano in ogni modo e con qualsiasi mezzo a spargere fango ed a diffondere falsitá attraverso i massmedia (notiziari cartacei e televisivi). 
Vorrei ringraziare i politici italiani e stranieri (per il vero – aggiungiamo come Redazione di Qui Europa – davvero pochi) che hanno appoggiato, sostenuto e difeso Viktor Orbán e il suo governo e che hanno votato contro il documento Tavares e appoggiato l’Ungheria. 
Posso proporre a quelli che parlano male dell’Ungheria di venire nel nostro paese e di conoscere cosa c’è e come funziona la vita quí. 
Sarò disponibile ad aiutarli a capire, se occorre. 
Vi ringrazio come sempre per aver letto il mio articolo e ci sentiremo presto per rispondere ad altri falsi articoli. 
Vi auguro ogni bene per l’Italia.