Ieri sera mi sono
recato alla manifestazione contro le mafie del Movimento 5 Stelle in Piazza
Prampolini.
Ringrazio
moltissimo Alessandro Di Battista, Maria Edera Spadoni, Giulia Sarti,
Alessandra Guatteri e tutti questi ragazzi che hanno grande coraggio e voglia
di metterci la faccia.
Mi immagino i loro
sforzi di rimanere calmi in parlamento mentre i burattini corrotti che ci
governano parlano con le loro supercazzole tese a difendere ciò che ormai è
diventato indifendibile.
Io li ringrazio
tantissimo e continuerò sempre a sostenerli e a dare il mio piccolo contributo
da semplice cittadino. Le mie poche competenze sono a loro disposizione.
Se tutti diamo un
piccolo contributo e cambiamo qualcosa nelle nostre vite, costringiamo questi
ladri al governo ad andarsene.
Da semplice
cittadino che pensa (e forse sbaglia) di capire qualcosa di economia, ieri sera
ho pensato al lavoro fatto da un paese che ha avuto il coraggio di ribellarsi
ai politici inetti, incapaci e corrotti: L’Islanda.
Il governo islandese,
nel 2008, ha gestito la crisi in modo diverso: non è entrata nella UE, non ha
adottato i piani di austerità e ha messo in galera tutti i banchieri
responsabili della crisi.
Cosa è successo in
seguito? I nostri media servi di Renzi e di Padoan se ne sono ben guardati dal
darci notizie in proposito.
l’Islanda è tornata
al livello di disoccupazione del 2007, prima della grande crisi delle sue
banche. I disoccupati sono l’1,9 per cento della popolazione attiva, un numero
impensabile anche per la Germania con la economia che tirava. I salari sono
rimasti dignitosi e non sono diventati come i nostri salari da “Jobs Act”
(quando scrivono in inglese mettete il deretano verso il muro) che sono indegni
di un paese civile. Il dramma del nostro paese sono i disoccupati, ma soprattutto
sono i poveri che lavorano all’Ikea a 700 euro al mese.
l’Islanda ha solo
320 mila abitanti, ma la botta che ha subito era di proporzioni catastrofiche. Le
tre banche maggiori tutte fallite ed avevano esposizioni pari a 10 volte il Pil
nazionale; per lo più con creditori esteri, per lo più britannici e olandesi
che avevano investito in Islanda; L’economia crollò, la disoccupazione salì al
10 per cento (con punte di 12). Come hanno risolto la crisi gli
islandesi? Con la magia?
Semplicemente non hanno
l’Euro e hanno avuto il coraggio di ribellarsi ai poteri bancari e finanziari fautori
della austerità.
Se fossero stati
nella Unione Europea non si sarebbero salvati dal disastro come ha affermato il
Primo Ministro Gunnlaugsson.
L’Islanda non è
entrata nell’Euro e ha conservato la sua sovranità, mentre da noi i personaggi
come Monti o Napolitano dicono che dobbiamo avere il coraggio di rinunciare
alle nostre sovranità ed entrare in balia della finanza assassina. Il Premier Gunnlaugsson ha affermato : “Se i
debiti fossero stati in euro, se fossimo stati obbligati (dalla UE) a fare come
l’Irlanda o la Grecia, e prenderci carico delle banche fallite, ciò avrebbe
affondato la nostra economia”.
La popolazione ha
cacciato a calci nel culo i politici corrotti e colpevoli e il nuovo governo ha
fatto il contrario di quel che raccomandano la BCE e Bruxelles. Invece di
salvare le banche e fare pagare i buchi di bilancio degli amici degli amici li
ha sbattuti tutti in galera e ha lasciato che le banche fallissero. Lo Stato
Sovrano ha protetto i depositi dei cittadini islandesi e i depositanti e gli
speculatori esteri hanno perso i soldi. Questi, alla fine stavano solamente
speculando e quando fai lo speculatore devi mettere in preventivo di potere
perdere soldi.
Da qui è partito il
piano di risanamento condiviso con la popolazione. La popolazione islandese ha
un alto tasso d’istruzione e non sono semianalfabeti come noi. (Per vedere lo
sfascio della cultura e della popolazione italiana basta vedere questa tragica intervista
ad Andrea Camilleri condivisa da Nicola Morra https://www.facebook.com/nicola.morra.63/videos/536068079894599/).
La popolazione
Islandese ha partecipato consapevolmente assorbendo qualche anno di austerità,
ma con la consapevolezza che esisteva una uscita dal tunnel e che i loro
sacrifici non erano vani.
In cosa sono consistite queste
misure?
Esattamente in ciò che è vietato
dall’Europa.
·
controllo dei
capitali
·
sforamento del
deficit che uno Stato Sovrano può liberamente decidere di fare per un periodo
se necessario al benessere della popolazione.
·
svalutazione della
moneta. Una svalutazione del 60%. Tale svalutazione ha fatto partire l’inflazione
che, controllata con cura e animata dalla ripresa economica, ha contribuito
alla svalutazione del debito.
Risultati di tale cura:
·
Il debito per oltre
2 miliardi di dollari con il Fondo Monetario è stato completamente rimborsato
·
Non è stato fatto
nessun taglio alla spesa sociale e pensionistica.
·
Il debito pubblico
è oggi al 100 per cento del Pil.
·
I “Mercati”, che
sanno benissimo il valore e la affidabilità di un paese, non hanno per nulla
stritolato l’Islanda, ma hanno assorbito completamente una emissione da 2
miliardi
·
Le aziende hanno
smesso di fallire e ne sono nate delle nuove e i giovani islandesi non hanno
dovuto emigrare come i nostri giovani, perché la buona politica gli ha creato
le opportunità a casa loro.
·
Nel marzo 2015 l’Islanda
ha ritirato la sua candidatura ad entrare nella UE, stimando che perdere la
sovranità vuol dire essere condannati alla schiavitù.
L’Islanda ha quindi dimostrato
che, anche senza tecnici e manager fenomeni, ma con una classe politica non
corrotta e non schiava dei poteri sovranazionali non eletti da nessuno, si può uscire
dalla recessione.
Si può stare benissimo senza
Euro, senza le regole europee e soprattutto senza i nostri politici e
funzionari corrotti e mafiosi che ci suggeriscono i metodi per uscire dalla
crisi che hanno provocato loro stessi con l’incompetenza, la corruzione e le
ruberie.
Perché l’Islanda è riuscita in
questo? E’ riuscita perché la classe politica si è riappropriata della
SOVRANITA’. Fino a quando l’Italia non recupererà la SOVRANITA’ sarà sempre un
paese governato da burattini corrotti in balia dei poteri sovranazionali che ci
usurano e ci affamano.
La sovranità è un’arma molto
potente e quindi va gestita con onestà e competenza. Immaginate Alfano che
gestisce la sovranità monetaria dello Stato? Farebbe più danni della austerità
UE.
Quindi la sovranità va
riacquistata da una classe politica onesta e competente che abbia il coraggio
di fare le riforme che servono a questo paese.
L’economista della Bocconi corrotto
filo PD ci dirà che l’Islanda ci è riuscita perché è un paese microscopico e il
loro modello non è applicabile al nostro paese.
Sono le solite balle mediatiche
colossali.
Per fare ciò serve solamente una
cosa: una classe politica non corrotta e con il coraggio delle proprie azioni.
Un paese sovrano combatte gli
speculatori con un’arma potentissima verso la quale anche loro non possono
nulla: LA SOVRANITA’.
Anche il Fondo Monetario ha
dovuto ammettere che “L’insieme eclettico di misure ortodosse ha funzionato nel
caso dell’Islanda, è tutt’altro che certo che siano trasferibili altrove, come
nella zona euro in crisi”.
Quindi non molliamo e andiamo
avanti.
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